Branco di cani randagi accerchia un ciclista in via Pastore: l'emergenza continua

03 05canieliovittoriniNOCI (Bari) - Nella mattinata del 1 settembre, in via Giulio Pastore, un ciclista intento a percorrere il tratto di strada all'altezza dell'ex Villino "Bucobum", è stato accerchiato da un branco di cani randagi di diversa taglia, provenienti proprio dallo spazio verde del villino. Le sue grida hanno spaventato gli animali, evitando ulteriori episodi spiacevoli, ma la paura di una nuova reazione dei cani ha distolto i pedoni lì vicino dal percorrere lo stesso tratto. (foto di repertorio)

Il fenomeno del randagismo a Noci è concentrato in queste e nelle limitrofe periferie nocesi e il numero sempre più prolifico di cani, abbandonati a loro stessi e in cattività, aumenta ogni giorno: fin ora non ci era giunta notizia di un tale avvicinamento del branco all'uomo, se non quando questo potesse essere una minaccia, ma l'episodio solleva ulteriormente la questione d'emergenza. 

L'ultima misura in materia di randagismo messa in atto dal Comune di Noci e da noi documentata, risale ad aprile 2016 con l'approvazione del regolamento per le adozioni, dietro contributo, dei randagi accalappiati su territorio nocese e in custodia presso il centro convenzionato "Natura Center" di Cassano delle Murge.
Nello stesso articolo chiarivamo la situazione "randagismo" e i numeri del fenomeno a Noci: 230 fino ad allora gli esemplari accalappiati a Noci e in degenza presso la struttura di Cassano, su un numero massimo di ben 600 posti offerto dalla struttura, convenzionata non solo con Noci, ma anche con altri Comuni limitrofi.
La vera emergenza risiedeva però in un "piccolo" particolare fatto trapelare dal consigliere Mariano Lippolis, inserito nella Commissione speciale per la redazione del regolamento: lo stesso parlava della mancanza di posti nei canili sanitari, i primi che si occupano dell'accoglienza del cane, della profilassi sanitaria e della sua iscizione anagrafica obbligatoria per legge, nei primi 60 giorni successivi all'accalappiamento.
La situazione, andatasi a creare soprattutto dopo il sequestro della struttura sanitaria putignanese nel 2014, impediva e impedirebbe molto probabilmente tutt'ora di accalappiare tutti i cani presenti sul territorio nocese al fine di garantire massima sicurezza al cittadino e la salute dei cani stessi.

Sempre nell'articolo di aprile 2016 e nei precedenti pubblicati da Noci24.it, si parlava di Canile Sanitario a Noci nell'area del Foro Boario, un obiettivo che il sindaco Domenico Nisi dichiarava, a inizio 2016, raggiungibile nello stesso anno: da allora, non si è più parlato del progetto e non si sa se vi siano novità o avanzamenti nelle procedure. Fino ad allora, il monitoraggio della situazione e la ricerca di soluzioni dovrebbe essere prerogativa dell'amministrazione nocese.
Ci è giunta nei giorni scorsi una richiesta del consigliere di minoranza, Paolo Conforti, protocollata 26 agosto 2016, a sollecito di un intervento immediato dell'amministrazione sul fenomeno del randagismo, scaturito dalle lamentele di più cittadini sulla presenza di un branco di cani randagi nei pressi di via Giorgio La Pira angolo via Palmiro Togliatti.
Il branco potrebbe essere lo stesso dell'episodio del ciclista, nonostante sembrino davvero tanti e diversi i cani che si aggirano per il paese senza controllo: tutto va bene fin quando non capitino episodi spiacevoli, ma c'è chi ha rinunciato ormai a spostarsi a piedi in periferia ed è già una piccola sconfitta per il cittadino.

Notizie da Noci

© RIPRODUZIONE RISERVATA