Operazione Apollo d'oro, tutti assolti nell'inchiesta sul fotovoltaico

Tutti prosciolti i 23 imputati, tra persone fisiche e giuridiche, tra cui l’ex presidente della cooperativa, Roberto Casari, e i nocesi Franco Fauzzi (imprenditore edile) e Donato Curci (avvocato)

 

CPL Noci

NOCI (Bari) - Il Gup del Tribunale di Modena Andrea Romito ha emesso in sede di udienza preliminare, ieri 9 gennaio 2017, la sentenza di non luogo a procedere per 23 imputati tra persone fisiche e giuridiche, tra cui l’ex presidente della cooperativa Roberto Casari. Le imputazioni erano a vario titolo di associazione per delinquere, falsità ideologica in atto pubblico e truffa aggravata (in foto il parco fotovoltaico sequestrato a Noci).

L'inchiesta svolta dalla Procura della Repubblica di Modena era scattata nel 2015 e riguardava impianti installati da Cpl Concordia e gestiti dalle sue società 'satellite' in provincia di Bari e nei Comuni di Turi e Noci. Secondo l'accusa, si sarebbe progettata l'implementazione del fotovoltaico ricorrendo artificiosamente a un frazionamento degli impianti sotto il controllo di diverse società con sedi a Brescia, Bologna, Cremona e Concordia sulla Secchia al fine di ottenere maggior rimborsi da parte del Gse. Nell'ottobre del 2015 le fiamme gialle monopolitane, coordinate dalla procura modenese, con l'operazione Apollo d'oro avevano apposto i sigilli al parco nocese (e agli altri due che si trovano a Turi) perché rientrante nel sequestro per equivalente di 16mln di euro disposto dalla magistratura emiliana quale ammontare erogato alle 10 società artatamente realizzato a discapito del Gestore dei Servizi Energetici S.p.A. Risultarono inoltre iscritti nel registro degli indagati  anche due nocesi Franco Fauzzi, imprenditore edile, e Donato Curci, avvocato, ora prosciolti insieme a tutti gli altri indagati con la sentenza di non luogo a procedere.

 


Il comunicato di CPL concordia

CPL CONCORDIA assoluzione piena nell'inchiesta sul fotovoltaico pugliese

Il Tribunale di Modena ha emesso la sentenza di non luogo a procedere per tutti gli imputati – persone fisiche e società – facendo cadere tutte le accuse. Il Presidente di CPL CONCORDIA Mauro Gori: “Viene così confermata la piena correttezza dell’operato della cooperativa”

Concordia sulla Secchia (MO), 9 Gennaio 2017 – CPL CONCORDIA manifesta tutta la propria soddisfazione per il pronunciamento di piena assoluzione espresso oggi dal Tribunale di Modena in relazione all’inchiesta sui campi fotovoltaici in Puglia e conferma la propria piena fiducia nell’operato della Magistratura.

La vicenda aveva riguardato nel 2015 gli impianti solari realizzati dalla cooperativa in provincia di Bari, con il coinvolgimento di persone fisiche e di società afferenti al Gruppo CPL CONCORDIA, con un provvedimento di sequestro preventivo di beni e di liquidità per oltre 13 Milioni di Euro.

“La sentenza conferma l’opinione da noi espressa fin dal principio”, ha commentato il Presidente di CPL CONCORDIA Mauro Gori, “e cioè che la cooperativa abbia operato nell’assoluto rispetto delle norme al tempo vigenti”. La sentenza, in particolare, fa cadere le pesanti accuse di violazione delle norme del Decreto Legge 231 che erano state addebitate alla società.

“Le risorse finanziarie, a suo tempo sequestrate e liberate dalla sentenza di oggi,” continua il Presidente Gori, “rafforzano il cammino di ripresa economica e imprenditoriale che la cooperativa sta perseguendo con primi importanti riscontri”.

CPL CONCORDIA sente infine il dovere di ringraziare tutti coloro che hanno creduto nel corretto operato della società.

CPL CONCORDIA

 

 

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