Rapina alla BPM, un colpo da 6000 Euro

Ingresso_della_BPM_in_via_MoroNOCI - Una via di mezzo tra la sfortuna e il bersaglio. Una rapina lampo e un congruo bottino. È un anno nero per la Banca Popolare del Mezzogiorno. Un colpo da 6000Euro è stato messo a segno da due banditi che hanno agito a volto scoperto nella succursale nocese. Erano circa le 15.20 di giovedì quando due individui si sono introdotti nella sede dell’istituto bancario sito in via Aldo Moro, in pieno centro cittadino, ed armati di taglierino hanno intimato al cassiere di turno di consegnargli tutto il denaro che aveva al momento a disposizione. Sotto l’arma dei coltelli, mentre l’uno teneva a freno i due dipendenti bancari più il direttore, l’altro arraffava tutto il denaro che il povero cassiere aveva recuperato. In quel momento non vi era nessun cliente in banca. Il duo sapeva dove e quando colpire.
Il tutto è successo in pochissimi minuti. Minuti che per i dipendenti della banca sembravano essere interminabili e che durante i quali, per fortuna, non si è verificato il peggio. Una volta presa la montagna di banconote, stimabile a 6000Euro, il duo si è allontanato disperdendosi nelle stradine retrostanti l’immobile dove ha sede la banca. In pochissimi istanti è sopraggiunta una volante dell’istituto di vigilanza congiuntamente ad una gazzella dei carabinieri della stazione locale, ma purtroppo dei malviventi non c’era più nessuna traccia. Molto probabilmente ad attenderli in una di quelle viuzze della città vecchia vi era un complice che sostava in un’automobile pronta a mescolarsi nel traffico cittadino.

Questa è la seconda volta che la banca subisce una rapina nel giro di pochi mesi. L’altra capitò sul finire del gennaio 2009 quando un altro duo, che però aveva agito a volto coperto, si intrufolò nella banca con una pistola giocattolo e si fece consegnare la somma di 9000Euro. Nell’ultimo caso però le telecamere a circuito interno della banca possono venire incontro alle fiamme d’argento potendo riuscire così a risalire agli autori del gesto, ricercati per rapina a mano armata. Forse quelle immagini riusciranno a dare un nome e un volto ai banditi e portarli direttamente dietro le sbarre. Ma le ricerche non sembrano così semplici. I due potrebbero essere incensurati e quindi non schedati nel database della Questura. Il che renderebbe più complicato il lavoro degli inquirenti per risalire alla loro identità.
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