Detenuti illecitamente 12 cavalli, denunciato un monopolitano

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NOCI - Forse c'è il mercato nero degli animali dietro l'operazione svoltasi sul finire della scorsa settimana da due corpi di pubblica sicurezza. Sono stati scoperti infatti nel corso di un'operazione congiunta del Corpo Forestale della Stato della stazione di Noci e del commissariato di Polizia di Monopoli 12 cavalli "inesistenti". Le operazioni erano scattate nella località monopolitana allorquando il vicequestore Francesco Triggiani ha mandato gli agenti di polizia a controllare una struttura zootecnica in cui vi era il sospetto che questa fosse affetta da brucellosi, una pericolosa infezione batterica tipica dei ruminanti.

 

Ma i risultati hanno dato esito negativo. In compenso però, ad una più approfondita indagine, è emerso che lo stesso proprietario V.O. 31enne monopolitano possedeva un'altra stalla in territorio di Poltri, Coppola di Fuoco, nelle campagne al confine tra il territorio agrario di Noci e quello di Mottola. Ed è qui che gli agenti di polizia e i forestali hanno scoperto 12 equini illecitamente detenuti, forse frutto di un furto, di provenienza campana o abruzzese.

 

Gli animali chiusi in una stalla, erano sprovvisti di qualsiasi documento identificativo, privi di microchip e anche di passaporto (obbligatorio dal maggio 2006 e che attesta l'iscrizione dell'animale nell'anagrafe equina) che ne garantisce la transazioni intracomunitarie. L'immobile è invece completamente privo di documentazione amministrativa, di concessione all'allevamento, e priva di qualsiasi disposizione sanitaria.

L'ipotesi al vaglio degli inquirenti che stanno seguendo le indagini è quella della macellazione abusiva. Il cavallo che non si sa da dove viene né dove va perché per l'anagrafe non esiste. Immediatamente quindi gli operanti hanno sequestrato i dodici cavalli, denunciato per ricettazione il proprietario, e comminato al giovane monopolitano una serie di violazioni amministrative. I cavalli invece, saranno sottoposti a visite veterinarie per comprenderne lo stato di salute, e poi saranno messi a disposizione dell'autorità giudiziaria.

 

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