Le 105 primavere di Anna Lippolis: la "nonna dei nocesi"

09 19annalippolisNOCI (Bari) - Anna Lippolis, la “nonna di tutti i nocesi” festeggia ben 105 primavere, con tanto di inaspettati auguri in musica da parte della banda cittadina  e svela i suoi due unici segreti di longevità: fede e bontà d’animo.

09 19bandagsgobbaNon è certamente da tutti ritrovarsi a sorpresa la banda cittadina "S.Cecilia - G.Sgobba" sotto il balcone di casa, che suona unicamente per te nel giorno del tuo compleanno. Ma ad Anna Lippolis, che tutta Noci chiama “nonna Annina” è accaduto. E’ stata una sorpresa con cui il sindaco Domenico Nisi, pur costretto ad essere fuorisede, ha voluto omaggiare la cittadina attualmente più longeva di Noci, che ieri ha festeggiato ben 105 primavere.

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Le sue mani, neanche poi tanto rugose, e sempre intente a sferruzzare, pregare o sbrigare faccende domestiche (insomma mai ferme) raccolgono più di un secolo di storia. E’ straordinariamente lucida ed anche nel fisico, nessuno le darebbe più di 70/75 anni. La  nipote afferma che per lei il ticchettio tirannico del tempo sembra essersi fermato: “E’ identica a quando mi sposai, trent’anni or sono”- dichiara.

La figlia, bonariamente afferma: “Sembra quasi più giovane di me”. Nonna Annina la vedi al balcone, che stende con cura meticolosa il bucato e ti saluta mandandoti dei grandi bacioni volanti, proprio come fanno 09 19lesorellenonnaanninai bimbi. A lei ci si avvicina di certo con il rispetto dovuto a chi rappresenta la memoria storica della nostra comunità, ma se guardi a fondo nei suoi occhi, ti accorgi che in fondo sono ancora quelli di una bimba totalmente e meravigliosamente innamorata della vita, e che non smette di lasciarsi sorprendere ed emozionare da essa.  Sembrava davvero una giovinetta emozionata quando con il suo fazzolettino bianco si è asciugata le lacrime di commozione che l’affetto di amici e parenti stretti attorno a lei ha suscitato.

Le visite sembrano averle suscitare  davvero un turbinio di emozioni che potrebbero anche provare, ma lei ha tanta voglia di raccontare.  “Una volta mi dicevo: a cosa servono foto, libricini, targhe, se la vita passa per tutti? Adesso capisco veramente che sono cose belle, manifestazioni di affetto e soprattutto modi per farti restare anche dopo che il tuo percorso di vita sarà giunto al termine. Per questo accolgo sempre chiunque voglia venire a trovarmi: fa bene a me raccontarmi e forse fa bene a loro ascoltare”- afferma nonna Annina.  Lei, che sembra essere abituata alle interviste, precede già le domande e mi spiazza: “Ah 09 19nonnagiovanevoi giornalisti! Ma quali e quanti segreti volete carpire? Uh me l’hanno fatta in tanti questa domanda! Sapessi! I segreti sono solo due: la bontà d’animo e la fede! Vedi figlia mia, io la guerra, scatenata dalla cattiveria, con le sue brutture e con le sue privazioni, l’ho vissuta pieanamente, e non è stato facile anche per me crescere tre figli da sola, con un marito che proprio la guerra mi aveva portato via. Avevo poco, la spesa era razionata e si sapeva quello a cui potevi aver diritto con quella tessera. Ma quel poco che avevo l’ho sempre voluto dividere con chi aveva ancora meno: mi faceva sentire in pace ed ogni boccone per me ne valeva due” E poi c’è la fede: una fede incrollabile che è stata veramente motrice straordinaria forza per lei: “Ho sempre pregato tanto e per tutti. Non quelle preghiere retoriche che leggi sui libri, ma quelle che mi suggeriva al momento il cuore. E ti dico figlia mia che qualcuno le ascolta. Ho tenuto in braccio bimbi ammalati, quelle brutte malattie dell’epoca che potevano essere anche contagiosissime, ero una delle poche che sapeva praticare le iniezioni e tanti si rivolgevano a me. Ho sempre aiutato  chuinque me lo chiedesse e sono qui” - dice nonna Annina orgogliosa.

“Nonnina, e a noi giovani d’oggi cosa diresti?”- le domandiamo.

Pure questa è una domanda che mi hanno fatto parecchie volte ed io rispondo sempre una cosa: siate intelligenti.  Non tanto a scuola ma nella vita e con gli altri, nel volervi bene e rispettarvi" - dice lei con convinzione. Le piace ricordarlo sempre anche ai bimbi delle scuole presso cui si è recata e che da lei hanno imparato proverbi e filastrocche dell’epoca, che nascondono, si sa, sempre delle verità di vita.

09 19scarpetteChe dire?  Un animo buono, una coscienza pulita, l’aiutare gli altri ogni volta che se ne ha la possibilità, bloccano il tempo e ti rendono giovane e bellissima anche a 105 anni.  E nel lasciarla glielo diciamo: nonnina, sei bellisisma: dentro e fuori. Lei non mi fa andare via senza le minuscole e meravigliose scarpette portafortuna che le piace confezionare con le sue mani. Auguri Nonna Annina a nome dell’intera redazione di Noci24.

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