Santa Claus viene giù dal cielo: in teleferica grazie al GASP

12 25calatadibabbonataleNOCI (Bari) - La serata del 23 dicembre è stata magica per l’intera Noci: grandi e piccini con il naso all’insù per la “calata di Babbo Natale” promossa dal GASP (Gruppo Archeologico e Speleologico Pugliese) della sezione CAI di Gioia del Colle, con la collaborazione dell’amministrazione comunale. Un volo a quota 25 metri e lungo 120: dal Campanile della Chiesa dei Cappuccini ai giardini di piazza Aldo Moro.

Si sa: Babbo Natale ama stupire sempre e per farlo l’arzillo vecchietto deve stare al passo con i tempi. Si è fatto perciò addestrare dai ragazzi del GASP della sezione CAI di Gioia del Colle e si è calato in teleferica dal Campanile della Chiesa dei Cappuccini ai giardini di piazza Aldo Moro. Di fianco a Santa Claus, una sorridente e complice luna piena che per poco non ha sfiorato; sotto di lui un fiume di gente che lo acclamava incitandolo. Suggestivo anche il levarsi in volo di uno stormo di passerotti appollaiati su albero tra i cui rami Babbo Natale si è fatto largo per poter poi atterrare nei giardini di piazza Aldo Moro. Bello vedere coinvolti anche i grandi, le cui mani si sono istintivamente levate a salutare l’eroe del Natale. E se i piccoli si sono prontamente chinati a raccogliere le caramelle lasciate cadere in volo, non sono mancati tra i genitori gli occhi lucidi di commozione. Un’iniziativa unica nel suo genere qui a Noci, che ha voluto ricordare che Natale deve essere magia e stupore per tutti e che è brillantemente riuscita nel suo intento, perché lo scorso 23 dicembre l’intera cittadinanza ha sciolto il cuore e vinto l’infondato timore di lasciarsi andare all’emozione.

Inutile precisare che l’esperienza del GASP ha fatto in modo che la calata di svolgesse in totale sicurezza. Non si può inoltre non pensare ai “Babbo Natale” di tutti i giorni, coloro che fanno il dono più grande: salvare vite. Le tecniche infatti, sono le stesse impiegate all’interno delle grotte e per il recupero dei feriti dal Soccorso Alpino. Babbo Natale ha sempre tempo e pazienza per i suoi amati bambini, perciò dopo l’atterraggio, si è seduto nella sua slitta sorridendo all’obiettivo di chi ha chiesto una foto ricordo, prendendo in consegna le ultime letterine e ascoltando i desideri di bimbi di ogni età, anche quelli un po’ più cresciuti. Si dice che se lo sussurri all’orecchio di Babbo Natale, il sogno si avvera. Il primo è diventato già realtà: una Noci che ha sognato all’unisono.

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