La dolce Nirvana non ce l’ha fatta: la bestialità umana ha realmente vinto?

02 18 AddioaNirvana NOCI (Bari)- Non ce l’ha fatta la dolcissima Nirvana, la meticcia ritrovata in fin di vita con la trachea recisa da un filo di ferro strettole attorno al collo (leggi qui) . Le volontarie dell’Associazione Onlus “S.O.S Adozioni a quattro zampe” e i veterinari che l’avevano in cura ce l’hanno messa tutta per salvarle la vita. Il corpicino di Nirvana però, era troppo debilitato per l’insorgenza delle complicazioni dovute alla setticemia. Oggi il drammatico annuncio di Enza Ardone sulla pagina facebook dell’Associazione: “Non è morta sola: è volata lassù circondata dall’amore. L’amore ha vinto ugualmente e il più bel regalo che potremmo farle è impegnarci perché la sua morte non sia vana”. 

 

02 18 AddioaNirvana 1Nirvana era diventata ormai la mascotte di Noci: in tanti avevano pregato e sperato che dopo le atrocità subite per conto di quella “belva feroce” che è l’uomo, si riprendesse completamente. I bollettini medici pubblicati da Enza Ardone sulla pagina facebook dell’Associazione “S.O.S Adozioni a quattro zampe” Onlus, apparivano incoraggianti. La meticcia iniziava a mangiare autonomamente, si godeva i primi sprazzi di sole e le foto la mostravano vispa e combattiva. Tutti la consideravano una battaglia già vinta, una bella rivalsa sull’odio e sulla cattiveria di cui è capace l’uomo. Inaspettatamente però, le condizioni di Nirvana si sono aggravate. E' infatti sopraggiunta una grave insufficienza renale, (ultima tra le tante complicazioni causate dalla setticemia) e la cagnolina non ha più reagito alle cure. Nirvana se n’è andata mettendo in valigia le due settimane di puro e sconfinato amore donatole dalle volontarie, dai veterinari e dall’intera comunità. E’ volata lassù dai suoi cuccioli, anch’essi colpiti dalla mano avvelenata dell’uomo. Come si evince dai tanti commenti giunti sulla pagina dell’Associazione Onlus “S.O.S adozioni a quattro zampe”, l’intera comunità condivide il pensiero di Enza Ardone.

“Potrebbe apparire una dolorosa sconfitta, ma non lo è! L’amore che ha ammantato e protetto Nirvana e che l’ha accompagnata nell’ultimo viaggio, ha vinto comunque. Al contrario, la cattiveria, l’odio e la violenza sono sempre delle sconfitte. Adesso, più che esprimere a parole il nostro cordoglio, dovremmo sentirci in dovere di fare a Nirvana il regalo che sicuramente le sarebbe più gradito: impegnarci perché la sua morte non sia vana!” Nirvana è sicuramente in posto migliore ora: un posto dove tanta immotivata cattiveria non può più nucerle. Viene però da chiedersi quanto sarebbe bello se anche questa terra, e questa nostra comunità nello specificio, assomigliassero al posto di pace dove immaginiamo ora  la nostra amica  quattro zampe.

 

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