Noci ha celebrato così i 73 anni della Repubblica Italiana

06 3 FestaDellaRepuublica 2NOCI (Bari) - Il 2 giugno del 1946, gli italiani tutti, comprese finalmente anche le donne, scelsero di voltare le spalle alla “vecchia signora monarchia”, preferendole la giovane e promettente “signorina Repubblica”.
Anche a Noci, il settantatreesimo compleanno della Repubblica Italiana è stato celebrato solennemente. Alle 9:30, il corteo è partito da via Repubblica (nei pressi della Scuola Media “Luigi Gallo). Vi hanno partecipato le autorità civili, militari (l’Associazione Nazionale Carabinieri e l’Associazione Nazionale Alpini) e associazioni di volontariato come la Croce Rossa, la protezione civile e l’Avis. Presenti anche i giovani studenti di tutti gli Istituti nocesi.


06 3 FestaDellaRepuublica 4Prima tappa del corteo è stata Piazza Diaz, dove è stata deposta una corona di alloro ai piedi del monumento dedicato a Giuseppe Leonardo Albanese, “martire della Repubblica” che fu giustiziato a Napoli nel 1779, per aver preso parte ai moti rivoluzionari e alla costituzione della Repubblica Partenopea. Il presidente del Consiglio Comunale Fabrizio Notarnicola ha esortato soprattutto i giovani a non dimenticare figure come quella di Albanese e a non tirarsi mai indietro quando si tratta di lottare per degli ideali giusti. Proprio come fecero i nostri connazionali il 2 giugno del 1946. All’indomani del secondo conflitto mondiale, l’Italia è duramente provata e non solo per le tante perdite in termini di vite e di patrimonio artistico e architettonico. Una Nazione in ginocchio che avrebbe disperatamente bisogno di una guida ma che una guida non ce l’ha più. Sia il Re che Badoglio sono scappati vigliaccamente.

E06 3 FestaDellaRepuublica 8 Quindi? Bisognava armarsi di coraggio e scegliere quale ordinamento politico darsi.
Particolarmente significative a tal proposito, le parole proferite dal sindaco Domenico Nisi dopo la deposizione di una seconda corona di alloro presso il Monumento ai Caduti Nocesi di tutte le guerre, sito in via Calvario.
“Nel suo momento più buio, il popolo italiano attuò l’unica soluzione possibile, mettendo da parte ogni differenza in termini di ideologie politiche e dimostrando una forza e uno spirito di collaborazione cui dovremmo costantemente serbare quotidianamente memoria. La Repubblica però, come tutti i fiori, ha bisogno di essere innaffiato, altrimenti muore. E se muore la Repubblica, moriamo tutti!”

06 3 FestaDellaRepuublica 7Al sindaco sono stati donati dei fiori di carta, realizzati dagli studenti e richiamanti colori della bandiera italiana. Ciascuno di essi, recava scritti alcuni dei valori e diritti su cui si fonda la Repubblica. Altri fiori analoghi, sono stati piantati accanto a quelli veri, nelle aiuole circostanti i monumenti dedicati rispettivamente ad Albanese a ai Caduti. Un gesto bello e significativo, che vuol richiamare dei semi che non devono appassire, ma continuare a germogliare in eterno.

06 3 FestaDellaRepuublica 6Don Stefano Mazzarisi ha invitato i partecipanti ad unirsi alla preghiera affinché le menti siano perennemente illuminati nel compiere le scelte migliori. La fede, la carità e la fratellanza, possono essere sempre luminosi stendardi da innalzare per un popolo.
Prima che la cerimonia si concludesse, la professoressa Giulia Basile, in rappresentanza dell’Avis, ha tenuto a ricordare che la Repubblica si fonda su dei diritti, ma ci richiama anche a dei doveri. E se i diciotto anni vengono considerati l’età in cui si raggiunge la piena maturità per esercitare il diritto al voto, la stessa maturità va considerata per l’esercizio del dovere di aiutare chi è in difficoltà, salvandogli molto spesso la vita. Compiuta infatti la maggiore età, tutti possono fare la loro prima donazione di sangue e/o plasma, nel pieno rispetto di quello spirito collaborativo che gli Italiani mostrarono 73 anni fa.

 

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