San Giovanni 2019: tutta la tradizione espressa nel cuore di Noci

06 25 FestadiSanGiovanni 5NOCI (Bari) - La “notte di San Giovanni”, a ridosso tra il 23 e il 24 giugno, è da sempre considerata una delle più magiche dell’anno! Ogni paese ha le sue tradizioni per onorare l’estate che è da poco iniziata ufficialmente e il Santo a cui si attribuisce il potere di realizzare buona parte dei sogni che in questa notte gli saranno affidati. La tradizione a cui i nocesi sono da sempre attaccatissimi, riguarda le “serenate di San Giovanni”. Originariamente, i piccoli gruppi di musicisti locali, giravano le case dei concittadini che portavano il nome di Giovanni, appostandosi sotto i loro davanzali per omaggiarli con allegre dediche musicali e poi brindare assieme a loro. In fondo però, è sempre stata una tradizione che ha divertito ed unito veramente tutti. Un po’ più esiguo degli scorsi anni il numero dei musicisti che hanno animato una serata non per questo meno intensa. A mezzanotte, in Piazza Plebiscito, prima del gran finale in musica, è stata premiata con una targa una nostra concittadina distintasi quanto a conservazione della tradizione nocese. Si tratta della ben nota vincitrice di “cuochi d’Italia” Angela Console. Ancora festa la notte del 24 con musica, bancarella e soprattutto con il caro, vecchio "albero della cuccagna"

06 25 FestadiSanGiovanni 2Alle ore 21:00 tutti i gruppi musicali si sono radunati in Piazza Garibaldi e dopo una breve esibizione corale, ciascun gruppo si è diretto verso la postazione assegnata, in modo che la musica potesse riempire davvero risuonare per tutta Noci.
Così stabilite le postazioni:
• Amici della Musica anni ‘60 di Angelo Salatino c/o Porta Barsenti
• Gruppo D’Elia di Mario D’Elia c/o Largo Albanese
• Aps Genitori e simpatizzanti “Gallo-Positano” c/o via San Pietro (Gnostra du Cucche)
• Allegra compagnia di Giovanni Formica c/o Largo Diaz.

Sono state eseguite le canzoni tradizionali napoletane più belle e note, che esprimono l’orgoglio di appartenenza alla propria città e il dolore per la forzata lontananza. Non potevano di certo non essere protagoniste soprattutto le belle canzoni popolari nocesi, prima tra tutte “Noci mia”, sicuramente datata, ma considerata “l’inno di Noci” anche dalle nuove generazioni. La grande festa che ha coinvolto l’intera cittadinanza, ha visto il suo gran finale a mezzanotte in punto, in una Piazza Plebiscito gremita. Il Consigliere Mariano Lippolis ha voluto sottolineare come questa manifestazione sia “organizzata dai nocesi per i nocesi”. In questa frase è racchiuso quel forte senso di appartenenza e quello spirito collaborativo che dovrebbe animare i nocesi costantemente, ogni singolo giorno dell’anno.

06 25 FestadiSanGiovanni 13Il sindaco Domenico Nisi, prima dell’effettiva conclusione della serata, ha voluto insignire di un riconoscimento una concittadina distintasi per conservazione ed “esportazione” della tradizione culinaria nocese. La sorridente e solare Angela Console, ormai la conosciamo tutti, perché unanimemente abbiamo tifato per lei di fronte ai teleschermi. E l’affetto dimostratole di volta in volta dalla cittadinanza, come lei stessa ha dichiarato, le ha dato di volta in volta la carica per vincere ogni sfida culinaria, fino a portare Noci e la Puglia sul podio dell’ultima edizione del cooking-show “Cuochi d’Italia”:
“Non ho alcuna riserva nell’ammettere che durante la finale, eravamo tutti riuniti in Consiglio Comunale, ma come se fossimo tornati studenti, guardavamo “sottobanco” il cellulare, per capire a che punto fosse la gara”- ha confessato il sindaco Nisi- “Quando è trapelata la notizia della vittoria, l’esplosione di gioia e di orgoglio è stata unanime”
06 25 FestadiSanGiovanni 15Angela ha ringraziato col suo immancabile sorriso la sua famiglia e l’intera cittadinanza, che l’hanno fatta sentire amata, coccolata e quindi più forte e sicura di se. Sicuramente Angela è l’esempio che i sogni si possono realizzare, non necessariamente durante la notte di San Giovanni ma in qualsiasi momento, se ci si crede abbastanza.

Altra notte all’insegna di divertimento e tradizione è stata quella del 24, che ha visto radunarsi in via Cavour intrepidi concittadini intenzionati a lanciarsi alla conquista della “Cuccagna”. Solo una la squadra formatasi, composta da quattro ragazzi.

06 25 FestadiSangiovanniCuccagna Non certo semplice aggiudicarsi il ricco bottino di gustosi prodotti tipici locali, appesi al sommo di un palo cosparso di grasso per auto (e quindi scivolosissimo).

La sicurezza in questi casi è d'obbligo: per scongiurare ogni rischio, la zona sottostante al palo è stata tapezzata di morbidi materassi. Distanza limite imposta mediante transenne anche alla folla, per evitare di avvicinarsi troppo e distraendo i partecipanti o peggio intralciandone i movimenti.

“Mannaggia!” C’ero quasi!”- esclamava qualcuno dei partecipanti scivolando tristemente per l’ennesima volta, proprio nel momento in cui stava per agguantare “la cuccagna”.

06 25 TommasinoCuccagnaNessuno ha però voluto darsi per vinto senza aver tentato il tutto e per tutto. Alla fine ha trionfato Tommasino, fragorosamente applaudito una volta arrivato in cima. Una dopo l'altra, le squisitezze locali (taralli, biscotti, caciocavalli, scamorze, mortadella e altri salumi) hanno lasciato ruota metallica a cui erano appese.

Nella sua grande generosità, Tommasino ha equamente ripartito il bottino tra la folla che l'aveva incitato. Qualcuno ha preso al volo un pacco di taralli o biscotti, qualcun altro una corda di salame. Tranquilli però: nessuno si è fatto male: nessun caciocavallo o ruota di mortadella buscate in testa. 

06 25 Tommasino copyAnche quello insito in questa tradizione è un insegnamento da tenere con noi sempre: incitare amorevolmente i nostri concittadini e condividere allegramente ogni successo di un membro della comunità, poichè può dirsi anche nostro.Come è Tommasino, è giusto imparare anche ad abbandonare sentimenti quali la cupidigia e l'egoismo.Ciò che condividiamo, ci rende felici il doppio.

 

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