Nasce anche a Noci "Condivisione Italia", il faro delle buone pratiche per territorio

10 15condivisioneitaliaNOCI (Bari) - Continua a crescere e a diffondersi sul territorio nazionale, sbarcando anche a Noci, Condivisione Italia, la nuova community creata per favorire lo scambio di idee, contenuti, informazioni e buone pratiche. L'opportunità culturale, ideata dall'editore di Locorotondo Paolo Giacovelli ha cominiciato a muovere i suoi passi nel 2018 a Roma e, dopo avere acceso fari in altre città come Torino, Molfetta, Martina Franca, Modugno, Firenze, Caprarica, Polignano a Mare, Amatrice, Conversano e Toritto, ha trovato terreno fertile per provare ad aprirsi anche nella città dei tre campanili.

La scorsa domenica 13 ottobre, nella splendida cornice del Chiostro delle Clarisse, l'inaugurazione della community nocese è avvenuta alla presenza dei rappresentanti di “fari” delle altre città, che hanno avuto il piacere di raccontare la propria esperienza e portare la propria testimonianza: giovanissimi che hanno dimostrato come possa diventare estremamente semplice passare dll'idea di voler raccogliere dalla strada mozziconi di sigaretta all'azione vera e propria. O come possa diventare semplice allo stesso modo l'idea di recuperare, ad esempio, un muretto a secco in decadenza, dedicando semplicemente qualche ora del proprio tempo in settimana.

Ad accogliere i tanti testimoni delle altre città, il nocese Stefano Casulli. E' a lui che Condivisione Italia deve l'apertura del nuovo faro. Dove con il simbolo “faro” - spiega Casulli – si vuole intendere il servizio offerto alla comunità. “E' finito il tempo delle parole” continua, “oggi serve passare all'atto pratico. Condivisione Italia si basa su tre pilastri fondamentali: 1 - Prendersi cura del proprio Paese tramite iniziative, incontri atti a creare una community capace di impegnarsi in prima persona sul territorio di riferimento; 2 - Investire sul proprio territorio incentivando l’attività solidaristica e imprenditoriale; 3 - Avviare un nuova narrazione, un modo nuovo per permettere la diffusione immediata della buona pratica attuata. Condividere per fare, per crescere, per essere un modello facilmente esportabile, per migliorare altre realtà sparse per l’Italia aggregando nuove braccia”. I ragazzi di Condivisione Italia, infatti, credono nelle opportunità che la tecnologia digitale e i nuovi canali social offrono in termini di diffusione e fruizione delle informazioni. Ed hanno conseguentemente dato vita ad una community ampia e coinvolgente.

“Ogni mente, ogni braccia che si prende cura del proprio territorio diventa un faro – ha raccontato sempre Giacovelli – una luce che indica la rotta per altre navi che vorrebbero attraccare in un porto sicuro. Ogni faro serve di conseguenza a proiettare difronte a sé le buone pratiche e le proprie attitudini per migliore le esigenze di altri “porti”. La condivisone ha l’obbiettivo di diffondere a macchia d’olio le pratiche di sviluppo le idee e la solidarietà in tutta la rete”.

Le sedi del progetto si rispecchiano nei luoghi di cultura o nei luoghi pubblici. Qualsiasi luogo fisico, materiale ed immateriale che possa considerarsi una location capace di contenere una nuova narrazione del territorio. Librerie, sedi delle associazioni libere, biblioteche, musei e tutte quelle piazze aperte che accolgono pensieri diversi senza escluderne nessuno. Per poter aderire al progetto è possibile scrivere all'indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o seguire le pagine social Condivisione italia.

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