NOCI - Succede soventemente che la storia di un paese e di un popolo affascini, anzi letteralmente ammali più “extra moenia” che presso la stessa comunità a cui appartiene. E’ stato proprio il caso della nostra Noci. Di noi e della nostra storia, si è parlato lo scorso 25 luglio, a partire dalle 21:30 a San Casciano dei Bagni, ridente cittadina Toscana in provincia di Siena. La location scelta è stata Piazza della Repubblica, dove l’operatrice culturale Gloria Lucchesi ha raccontato ai presenti il fascino del nostro “Museo della strada”, idea partorita, realizzata e curata con appassionata meticolosità dallo storico locale, il Prof. Pasquale Gentile. Vi raccontiamo di seguito come è nata l’idea di questo bel progetto partecipativo.
Gloria Lucchesi
aveva visitato anni fa la nostra Noci e i 40 pannelli che, sparsi come semi lungo le strade del Centro Storico raccontano una storia che “cammina” assieme al visitarore, l’avevano lasciata senza parole, solleticando la sua curiosità. L’operatrice culturale non si fermò quindi ad esclamare semplicemente “Oh, che bello, che interessante!”, ma volle saperne di più chiacchierando con i residenti e con il Dott. Gentile, curatore dei testi di ciascun pannello.
La Lucchesi ha ritenuto quindi che un bagaglio di storia così ricco e affascinante, con il quale il nostro paese protende al futuro, andasse assolutamente raccontato, affinchè la gente ne fosse portata a conoscenza, e Noci diventasse un punto di riferimento anche per altre comunità. Moderatore dell’evento, emblematicamente intitolato “Il racconto di un territorio tra passato e futuro” è stato il Prof. Maurizio Mesenzani, dell’Università di Roma. Tra i partecipanti, oltre alla stessa Lucchesi, anche gli studiosi Agnese Carletti, Massimo Miniati, Marco Vichi. Assente purtroppo il Prof. Pasquale Gentile, a causa di improrogabili impegni di cui tuttavia l’organizzazione era stata informata per tempo. A parlare per lui è stato però l’esaustivo, appassionato e appassionante lavoro di ricerca svolto dal nostro studioso di storia locale. Per Noci è sicuramente motivo di grande orgoglio essere additati come esempio anche da altre comunità, ma a tale gaudio devono accompagnarsi un interrogativo e un impegno di fondo. Se al di fuori dei nostri confini la nostra storia è capace di incantare, perché noi stessi non le dedichiamo l’attenzione che meriterebbe? Perché non soffermarsi un po’ più attentamente su quello che le nostre strade raccontano?