Furti a Lamadacqua, i Carabinieri rafforzano i controlli

cronaca-mucca-podolicaNOCI (Bari) - Ondata di furti nelle campagne nocesi. La zona più colpita è la frazione di Lamadacqua sita sulla provinciale per Castellaneta. Nelle ultime settimane sono stati diversi gli episodi di furto registrati nella zona a vocazione agricola collegata al comune nocese. Ultimo in ordine di tempo il furto consumato in una villetta del piccolo centro agricolo martedì scorso, in cui sono stati prelevati oggetti d'oro, un bidone dell'olio ed utensili ed attrezzatura da lavoro quali un erogatore di aria compressa.

LA BANDA DEI TRE - Ad agire sembrerebbe essere stata una banda composta da almeno tre persone che, approfittando dell'assenza dei proprietari, usciti per fare spesa al mercato settimanale cittadino, hanno messo a soqquadro un'abitazione della frazione portando via oggetti di modesto valore. Al ritorno immediata è stata la denuncia da parte dei proprietari dell'immobile alla locale Caserma dei Carabinieri.

IN CONTRADA CERAIOLO - Si diceva di una vera e propria ondata di furti. Di fatti nei primi giorni del mese scorso, fu sventato in contrada Ceraiolo, sempre in zona Lamadacqua, un presunto furto di mucche. Il sig. Dino D'Onghia, proprietario di un'azienda zootecnica, non vedendo rientrare le sue 20 mucche dal pascolo le è andate a cercare constatando che erano state rinchiuse in un terreno adiacente ad un bosco.

FURTO DI ASINI E TRE FUCILI DA CACCIA - La settimana scorsa invece, ignoti hanno illecitamente sottratto da un casolare diroccato, ma non abbandonato, una mandria di 12 asini di cui alcune femmine gravide. Contestualmente a quest'ultimo episodio sono stati sottratti da una vetrinetta di una cascina sempre della medesima zona tre fucili da caccia perfettamente funzionanti registrati regolarmente dal proprietario e subito denunciati alla competente autorità di sorveglianza.

LE INDAGINI DEI CARABINIERI - Le indagini avviate dai Carabinieri di Noci guidati dal luogotenente Zaccaria, seguono più direzioni. Innanzitutto il materiale decurtato illecitamente. Il bestiame può seguire sia la via del mercato della macellazione clandestina, sia quella del piazzamento in altri luoghi in regime di compravendita alimentando così il mercato clandestino di bestiame che conta un giro d'affari di svariate centinaia di migliaia di Euro. Gli oggetti, invece, sarebbero probabilmente piazzati sul mercato nero trovando un buono sbocco economico anche perché di difficile attribuzione (tranne nel caso, sicuramente più rilevante, dei fucili). Gli esecutori invece sembrano non possedere una collocazione stabile. Apparentemente rubano ciò che trovano senza stare a badare al valore degli oggetti in sé. Per gli animali invece i colpi sembrano essere studiati premeditariamente e mirati.

Ad ogni modo il Comando Stazione di Noci sta provvedendo a rafforzare i controlli nella zona interessata dai furti concentrando l'interesse sugli esecutori che contrariamente a quanto si era ipotizzato in un primo momento possono essere italiani e non stranieri e che i colpi possono risalire forse alla medesima banda.


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