Tagli alla sanità pugliese: cosa succederà allo Sgobba?

ospedale_nociNOCI (Bari) - Dovremmo essere agli sgoccioli o forse no, ma la giornata odierna potrebbe essere una delle ultime vissute dall'ospedale cittadino Sgobba. Con il cosiddetto "piano di rientro" approvato dalla giunta regionale 15 giorni fa, il nosocomio di Noci doveva diventare un polo riabilitativo assieme a quello di Rutigliano, ma stando agli ultimi sviluppi della vicenda sembrerebbe che anche lo Sgobba sia destinato alla chiusura definitiva.

 

Sembrerebbe, perché il "piano di rientro" è stato approvato dalla giunta e solo a metà gennaio sarà presentato davanti al Consiglio Regionale che ne decreterà o meno la sua attuazione. Nel frattempo però il primo cittadino nocese, Piero Liuzzi, scrive l'ennesima lettera all'Assessore Regionale alla Sanità Tommaso Fiore e al Direttore Generale dell'Asl Ba Nicola Pansini (già in visita allo Sgobba). Nella missiva, avente numero di protocollo 19259 e datata 20/12/2010, indirizzata dal Sindaco ai maggiori organi decisionali, si legge che "la comunità nocese è fortemente preoccupata per l'avverarsi di tale scenario (la chiusura dello Sgobba ndr), ritenuto dai cittadini nefasto per quanto riguarda la certezza di poter usufruire del diritto alla salute e gravemente discriminatorio della possibilità di fruire di prestazioni sanitarie al pari di altre cittadinanze- e continua- l'amministrazione ritiene ancora una volta di appellarsi al buon senso degli Enti in indirizzo affinché valutino con dovizia di attenzioni le gravi conseguenze che interverrebbero sullo stato di salute generale della popolazione".

Di qui il Sindaco lancia la sua richiesta. "Il Comune invita a salvaguardare la funzionalità minima dello Sgobba, potenziando la lungodegenza, corroborando il reparto di medicina, ampliando la dotazione organica dei reparti e strumentale dei servizi di indagine clinica e per immagini, potenziando il numero di prestazioni ambulatoriali (diversificandole per materia), apprestando ogni concreto atto amministrativo e sanitario per realizzare il centro di riabilitazione post-acuzie che nel tempo dovrebbe divenire un polo di riferimento di zona per le patologie dell'apparato locomotorio, neurologico, pneumologico, etc." e quindi il sindaco si dichiara disponibile a collaborare con gli enti per addivenire ad una soluzione condivisa.

politica-manifesto_io_sudAl momento pare che la missiva del primo cittadino nocese sia rimasta senza risposta e già qualcuno, come il circolo cittadino di Io Sud, dichiara la "morte" del nosocomio (manifesto qui a sinistra). All'interno dello Sgobba invece, nessuno dei dipendenti (né medici, né ausiliari o tecnici) ha ancora ricevuto alcuna notizia in merito alla cessazione della funzione ospedaliera o ad eventuali trasferimenti in altre sedi sanitarie. Per ulteriori sviluppi bisognerà quindi attendere la delibera del Consiglio Regionale prevista a metà gennaio.

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