NOCI (Bari) - Si è tenuto giovedì scorso, come già preannunciato precedentemente, il vertice tra amministrazione comunale e associazioni di protezione civile per discutere di svariati temi come ad esempio la partecipazione alle manifestazioni locali di pubblico respiro e la divisione di fondi messi a disposizione dall'ente comunale.
Il vertice si è ritenuto necessario a seguito della lettera scritta dall'associazione San Pio ed inviata a tutti gli organi di stampa nonché a diversi enti sovra comunali per denunciare una situazione a loro dire insolita, quella di una convenzione tra ente e associazione egualitaria Il Gabbiano. Il problema è che a sentire i protagonisti della vicenda, interpellati post-colloquio in quanto alla stampa è stato vietato assistere all'incontro, la "tempesta in un bicchier d'acqua" suscitata da Liuzzi non si è per niente risolta. Il pomeriggio del 21 luglio scorso infatti presso la sede comunale di via Sansonetti erano presenti l'Ass. Arturo D'Aprile, il Segretario Comunale Giuseppe Salvatore Alemanno, il Cap. Gianvito Vavallo della PM, il primo cittadino Piero Liuzzi, e le delegazioni delle due associazioni di volontariato San Pio e Il Gabbiano.
SAN PIO - Non siamo per nulla soddisfatti dell'incontro avuto in sede comunale- commenta Giuseppe Miraglino (in foto) presidente della San Pio- il vertice non ha fatto altro che acuire le disparità tra le due associazioni. Noi non abbiamo nulla contro l'associazione Il Gabbiano, e pensavamo ad un incontro chiarificatore solo con l'ente, chiediamo semplicemente all'amministrazione comunale come mai vi sia questa disparità tra noi due. Perché veniamo trattati in maniera diversa? Non chiediamo nulla se non un contributo minimo per sostenerci. Lavoriamo anche noi. Anche noi sosteniamo delle spese. Facciamo semplicemente appello ad un principio di equità, nulla di più.
IL GABBIANO - Leggermente diverso è il parere di Giuliana Palazzi presidente dell'associazione Il Gabbiano: Noi cerchiamo di adoperarci al meglio in tutte le azioni che ci riguardano e riguardano la protezione civile. Ci mobilitiamo affinchè tutti i volontari a noi associati possano lavorare nel rispetto delle leggi promulgate in materia, frequentiamo corsi di formazione, e siamo rispettosi nei confronti di tutti. La convenzione stipulata col comune serve solo a coprire i costi per una serie di servizi che la nostra associazione si propone di fare sino alla fine dell'anno. Ci dispiace per l'associazione San Pio se il comune non ha ritenuto valido il loro progetto, ma noi ci organizziamo con lo scopo di offrire servizi per il bene collettivo.
IL SINDACO - Da parte sua il Sindaco, promotore del vertice, non si è sbilanciato molto sulla vicenda e si è trincerato dietro un semplice: Le due associazioni hanno punti di vista divergenti. Sarà compito di questa amministrazione riportare l'equilibrio. Quello che il sindaco forse non sa è che le associazioni convergono su un punto: il Piano di Protezione Civile Locale. Tema che prima o poi dovrà essere affrontato con entrambe le associazioni sia esse lontane che vicine, e toccherà proprio a lui stabilire ordine e priorità.