Una raccolta firme per salvare il 118 dalla scure del riordino sanitario

08-20-ambulanza_118NOCI (Bari) - Sono già più di 2500 le firme raccolte dal personale sanitario del 118 di Noci per evitare che il presidio ospedaliero locale, o quel che ne rimane, perda anche la postazione del 118 medicalizzato. Secondo il piano di riordino studiato dall'assessorato regionale alla sanità, la dislocazione delle varie postazioni del 118 non dovrebbe avvenire più su base comunale, tenendo quindi conto della densità di popolazione città per città, ma secondo alcune macroaree in cui dovrebbero confluire più comuni.

08-20-raccolta_firme_per_118Noci farebbe parte della nominata "Area 2" insieme ai comuni di Putignano, Castellana Grotte, Alberobello e Locorotondo. Cinque comuni dotati solo di un'ambulanza medicalizzata ed un'auto medica per una popolazione che supera di gran lunga le 60.000 unità. In questa nuova disposizione geosanitaria le postazioni del 118 dovrebbero essere dislocate nei comuni di Alberobello e Putignano. Di qui la protesta sollevata dal personale medico, infermieri, sanitari ed autisti del 118 di Noci che puntano, attraverso questa raccolta firme, a mantenere lo status quo delle cose, ovvero un'ambulanza per ciascun comune. Al contempo si vuole anche coinvolgere i cittadini su di un tema che li interessa in prima persona, puntando agli organi competenti così da evitare quella che dagli stessi operatori del settore è stato ridefinito come un "sistema di riordino suicida". Con questo nuovo sistema infatti, che si prevede in partenza già dal 1° settembre prossimo, un'ambulanza ed un'auto medica, anche se con medico a bordo, dovrebbero coprire tutti e cinque i paesi compresi tra le grotte e la Valle d'Itria.

Le difficoltà, oltre che di stampo logistico, sono anche di natura materiale. Se infatti un'ambulanza è impegnata nel territorio di Locorotondo come si potrebbe giungere in tempo utile se la stessa viene chiamata a Lamadacqua? Oppure se l'ambulanza si trova a Putignano come fa ad arrivare alla Coreggia? Chi ne subirà le conseguenze saranno i malcapitati da codice rosso (reale pericolo imminente di vita) che avranno pochissimo tempo prima di soccombere alla morte. Tempo che però dovrebbe servire all'ambulanza di raggiungere il sofferente. Tempo che si sprecherebbe negli spostamenti di lunga percorrenza con problematiche annesse alla meteorologia e alle condizioni stradali.

Dall'altra parte anche l'amministrazione comunale sta facendo la sua parte. Il sindaco di Noci ha inviato nei giorni scorsi una lettera indirizzata ai vertici regionali ed aziendali al fine di ottenere un tavolo di concertazione. Nulla però sino ad ora si è mosso.

La speranza è quindi riposta negli stessi cittadini nocesi che grazie ad una semplice firma, apposta in calce ad un modulo recuperabile in diverse attività commerciali del paese o presso lo stesso ospedale, possono aiutare gli operatori sanitari e loro stessi ad evitare che la scure del riordino sanitario si abbatta anche sul 118 locale.

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