Sequestrato impianto fotovoltaico, la Forestale vuole vederci chiaro

11-12-area impianto_fotovoltaicoNOCI (Bari) - Rientra nella "tolleranza zero in norme che riguardano la tutela ambientale e paesaggistica" il provvedimento attuato dal Corpo Forestale di Noci in concerto con la Polizia Municipale su un terreno situato a pochi metri dall'abbazia benedettina della Madonna della Scala, in località Torricella, su cui doveva sorgere un impianto fotovoltaico.

La costruzione del mega impianto da circa 986,60 kwp era da realizzarsi su una superficie di circa 4 ettari. La ditta proprietaria con sede legale in Campobasso aveva da poco avviato i lavori di recinzione del costruendo impianto quando il sequestro preventivo da parte di forestale e vigili ha bloccato tutto.

11-12-particolare zon_sottoposta_a_sequestroLa situazione parte all'incirca due anni fa. Nel 2009 la Green House Uno srl invia una regolare richiesta all'ufficio tecnico del Comune di Noci. Tale ufficio recepisce la richiesta e rilascia il provvedimento a procedere. I lavori hanno preso avvio il 24 ottobre 2011. Da 2009 al 2011 molte cose però sono cambiate, ad iniziare dalla normativa per le autorizzazioni e su chi le dovrebbe rilasciare. Infatti una legge regionale demanda ai comuni di munirsi di una apposita commissione paesaggistica composta da cinque tecnici, ognuno per competenze specifiche, e questa dovrebbe rilasciare un'apposita documentazione atta alla costruzione di un impianto fotovoltaico o da qualsiasi fonte rinnovabile. I tecnici che compongono l'apposita commissione paesaggistica, si precisa, non devono occuparsi dei procedimenti che riguardano l'edilizia privata, pena conflittualità.

In più tutta la zona territoriale che circonda le città di Noci e Putignano è tutelata dal PUTT paesaggistico, così come più volte evidenziato dalle operazioni della Forestale della locale stazione nelle sue più recenti attività.

11-12-provvedimento di_sequestroA partire da queste basi, dopo un sopralluogo svolto dalle forze di polizia in associazione con i funzionari dell'Utc di Noci, riscontrata la difformità in sagoma rispetto al progetto inoltrato agli uffici competenti nel 2009 e ravvisata l'inosservanza dell'ordinanza della sospensione dei lavori conseguentemente emanata dal medesimo ufficio, Forestali e Polizia Municipale hanno provveduto col sequestro preventivo dell'intera area interessata. Al momento l'unico a farne le spese è un giovane, V.V. di appena 22anni, denunciato all'Autorità Giudiziaria in quanto rappresentante della ditta esecutrice dei lavori di recinzione.

L'impresa committente è la Shunda Italia srl con sede a Tavullia (PU) che insieme ad una seconda con sede a Martina Franca avrebbe dovuto occuparsi di impiantare i pannelli fotovoltaici. Nel suo complesso i lavori hanno un costo di € 750.000,00 e sarebbero dovuti terminare il 30 dicembre prossimo.

L'operazione congiunta di polizia forestale e municipale messa in atto il 4 novembre scorso ha però posto un veto. Il Corpo Forestale dello Stato della stazione di Noci, titolare dell'inchiesta, sta continuando la sua attività d'indagine al fine di scoprire la legittimità degli atti visto che la zona ora sottoposta a sequestro, oltre alla tutela del PUTT risulta essere vincolata come zona boschiva e di forte interesse culturale e religioso.

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