Sequestro dei cantieri di fogna bianca, indagate due persone

11-23-sequestro-impianti-acquaNOCI (Bari) - Mano pesante della Procura della Repubblica di Bari che, a seguito del provvedimento di sequestro degli impianti per lo smaltimento delle acque piovane adoperato dai Forestali di Noci coordinati dal Sovr. Giovanni Posa, inserisce nel registro degli indagati due persone. Queste risulterebbero invischiate per non aver ottemperato a degli obblighi di legge.

Risultano indagati infatti Enrico Intini, titolare dell'impresa esecutrice dei lavori, la Intini Angelo srl facente parte del Gruppo Intini, e l'ing. Giuseppe Gabriele, dipendente comunale del settore Gestione e Assetto del Territorio dell'utc di Noci, in quanto direttore dei lavori. Su di loro ricaderebbe il peso della responsabilità per quanto riguarda gli atti burocratici ai fini della realizzazione stessa degli impianti. Entrambi i cantieri sottoposti a sequestro, per volontà del PM Nitti ed eseguito dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato della Stazione di Noci, sono considerati abusivi perché "costruiti in assenza dell'Autorizzazione Paesaggistica necessaria e del parere dell'Ente preposto alla tutela della Strada Provinciale".

Tradotto, significa che entrambe le aree designate per la cantierizzazione sono vincolate dal PUTT di Ambito Territoriale Esteso valore C e che, in più, l'impianto della zona industriale era privo del relativo parere della Provincia di Bari in quanto l'area interessata ricade nella zona annessa alla Strada Provinciale 239 nel tratto Noci-Alberobello. Quindi tutti gli interventi ricadenti in questo tipo di aree vincolate dal PUTT e ricadenti in area di rispetto di tutela provinciale che vanno a modificare anche solo l'aspetto esteriore delle zone interessate debbono assolutamente beneficiare di un'autorizzazione specifica rilasciata dagli Enti preposti.

I due costruendi impianti sottoposti a sequestro ai sensi dell'Art. 253 e seguenti del Codice di Procedura Penale, quello di via Re Ladislao e quello di C.da Pizunzo, sono della superficie di mq. 3.000 circa ciascuno, costituiti da vasche seminterrate in cemento armato e canali sotteranei per lo smaltimento delle acque. Entrambi fanno parte dell'opera pubblica approvata dal Comune di Noci finalizzata alla realizzazione del sistema di collettamento differenziato delle acque piovane a servizio dell'intera comunità.

Nell'ambito dello stesso progetto vi si aggiunge un terzo cantiere, sito in c.da Mancini, che però al momento non risulta essere d'interesse nè per il PM, nè per la Procura.

Notizie da Noci

© RIPRODUZIONE RISERVATA