Cani, due modi diversi per salvaguardarli

12-10-area-sgambettamentoNOCI (Bari) - I cani, i migliori amici dell'uomo. Ne sono convinti i circa 300 cittadini nocesi che hanno sottoscritto una petizione popolare organizzata dall'Associazione di Protezione Civile Il Gabbiano, in difesa degli amici a quattro zampe per donare loro una zona di sgambamento (in foto), ovvero una zona in cui i cani possono muoversi liberamente con i propri padroni senza sottostare a rigide regole civiche.

 07-27-giuliana palazziLa petizione è stata depositata mercoledì 7 dicembre all'ufficio protocollo del Comune di Noci. "L'idea della petizione - ci spiega la presidente Giuliana Palazzi (in foto) - è arrivata a seguito delle richieste inoltrateci durante l'attività di presidio della villa comunale. Noi volontari abbiamo educato i cittadini al rispetto delle norme civilistiche da seguire per un buon uso della villa comunale quali portare i cani al guinzaglio. Ma abbiamo voluto dar seguito alle richieste dei cittadini e proprietari dei cani che si vedono costretti a portare al guinzaglio per il paese i loro amici a quattro zampe senza mai poterli lasciare liberi". I firmatari della petizione chiedono in questo modo all'amministrazione comunale, tramite l'associazione, la realizzazione di un'area preposta per una maggiore socializzazione dei cani e per il loro addestramento senza arrecare disturbo agli altri cittadini.

Il rovescio della medaglia però è rappresentato dall'incubo randagismo. Un problema che a Noci è sempre esistito ma che mai come ora sembra spaventare la cittadinanza. Da qualche settimana molti cittadini nocesi si sono imbattuti in un branco di cani senza padrone, che scorazzavano liberamente per le strade cittadine, non solo in periferia ma anche in pieno centro. Il branco è costituito da circa cinque cani di razza diversa: due di colore bianco a chiazze nere, un meticcio bruno e due simili a dei pastori tedeschi. Ciò che mette in allarme i cittadini non è tanto la presenza dei quadrupedi, quanto la loro stazza ed il fatto che potrebbero essere portatori sani di qualche batterio. Senza contare il rischio azzannamento.

12-10-cane-avvelenatoSe per un verso è l'amministrazione comunale ad essere chiamata in causa, dall'altro ad intervenire deve essere la Asl che ha competenza in materia. In entrambi i casi si tratta comunque di tutelare l'animale fornendogli da una parte degli spazi dedicati per la propria crescita ed istruzione assieme al padrone, dall'altra non dover ricorrere alla forza bruta dell'abbattimento né con "metodi scientifici" (in foto cane avvelenato), né investendolo con l'automobile. Si spera solo che le istanze formulate dalla gente non rimangano un grido inascoltato.

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