Liceo "Da Vinci", proteste sulla mancata fusione con l'Itis di Gioia del Colle

scuola-secondo-grado-da-vinci-01NOCI (Bari) - "Vorrei sfruttare questo spazio di libero confronto per portare alla vostra attenzione una questione che, anche se in maniera strisciante, sta segnando indelebilmente la nostra comunità. A partire dal prossimo anno, infatti, il nostro liceo potrebbe perdere l'autonomia ed essere accorpato ad un'altra scuola. C'é, tuttavia, la possibilità che Noci mantenga la centralità, nel caso in cui alla nostra scuola venga accorpato l'ITIS di Gioia. 

Chiaramente la decisione non é di nostra competenza, ma resta fortemente necessaria la vicinanza della comunità nocese alla causa, dato che oltre ai disagi che la cosa provocherebbe agli studenti nocesi, c'é da considerare il grande ruolo ricoperto dal liceo nel nostro territorio dal punto di vista culturale". Con questa descrizione è nato appena ieri su Facebook il gruppo "Salviamo il Liceo scientifico "Leonardo Da Vinci" di Noci! ed ha già raggiunto i 371 membri.

L'idea della protesta e della sensibilizzazione all'opinione pubblica nocese si è fatta strada tra ragazzi e genitori a partire da giovedì 26 gennaio scorso, da quando l'assessore regionale al Diritto allo Studio e all'Istruzione, Alba Sasso, e la dirigente dell'ufficio scolastico regionale, Lucrezia Stellacci,  hanno presentato il Piano regionale della rete delle istituzioni scolastiche varato dalla giunta regionale pugliese. Il numero totale degli istituti  passa da 896 a 720 e nascono 311 istituti comprensivi.

Noci è tra questi e vede la nascita di due istituti comprensivi dal prossimo anno scolastico 2012-2013: Giovanni XXIII-Pascoli 965 (alunni circa) e Positano-Gallo (929 alunni circa). La Regione ha infatti approvato la delibera di Giunta comunale n° 161 del 15-11-2011 ion cui si chiedeva la creazione dei due istituti comprensivi. La necessità del riordino per il prossimo anno scolastico nasce da una modifica legislativa (legge 111/2011) che ha imposto alle Regioni di costituire istituti comprensivi con almeno mille studenti. 

Nel presentare il piano l'assessore Sasso ha commentato - "E' un piano doloroso. Nel redigerlo abbiamo ascoltato molto i sindacati, le famiglie, i comuni, le province e tutti gli attori impegnati nel settore. Sappiamo che ci si saranno proteste, ma lo abbiamo dovuto presentare per rispettare la legge, che è stata comunque impugnata dalla Regione. Il piano lo abbiamo dovuto scrivere comunque per evitare il blocco delle attività".

E sul versante delle secondarie che si è aperta la partita più delicata per Noci. Nulla cambierà per l'Agherbino che resta sede associata di Putignano. Il liceo nocese,  con i suoi 497 alunni nell'a.s. 2011-2012, tramite le richieste della dirigente Rosa Roberto, aveva presentato le seguenti proposte alla Provincia di Bari: 1. di mantenere l'autonomia; 2. la trasformazione in II.SS. accorpando indirizzi professionali di Economia aziendale, turismo, elettronica, telecomunicazioni, abbigliamento e moda ubicati sul territorio comunale di Noci, già facenti parte dell'allora II.SS. L. Da Vinci e successivamente accorpati all'IPSIA Agherbino di Putignano. 2. in subordine, costituzione di II.SS. derivato dall'unione del L.S. "L. da Vinci" e dell'ITIS "G. Galilei" di Gioia del Colle. Attivazione degli indirizzi 3. Liceo Scientifico -opz. scienze applicate 4. Liceo delle scienze umane - opz- economico sociale.

La Provincia di Bari aveva espresso parere favorevole per l'accorpamento con l'ITIS  Galileo Galilei di Gioia del Colle, trovando concorde l'USR Regionale della stessa Stellacci. 

La Regione Puglia, invece, non ha autorizzato la fusione per il prossimo anno scolastico 2012-2013, rimandando molte richieste al prossimo anno. In realtà tale scelta di non scegliere subito ha creato apprensione tra studenti e famiglie nocesi colti improvvisamente dalla paura di perdere l'autonomia del "Leonardo da Vinci" di Noci. 

L'apertura della pagina Facebook è il primo passo per calamitare l'attenzione più ampia possibile su questa problematica. Nei prossimi giorni sono in arrivo manifestazioni di protesta che coinvolgeranno la politica locale, le istituzione e la società civile.

 


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