Rimossi i sigilli ai cantieri di fogna bianca, ma l’ultima parola spetta alla Cassazione

02-05-dissequestro-cantiere-fognabNOCI (Bari) - Sono stati temporaneamente rimossi i sigilli che il Corpo Forestale dello Stato aveva affisso a due dei tre cantieri per il collettamento delle acque piovane. I cantieri in questione sono quelli dislocati in via Re Ladislao (in foto) e Zona Industriale. A decretare la rimozione dei sigilli il Tribunale del Riesame di Bari che ha accolto la richiesta degli avvocati difensori del Comune di Noci, Gennaro Notarnicola e Angelo Loizzi.

I FATTI - I legali rappresentanti del Comune di Noci hanno presentato ricorso allo stesso tribunale per il provvedimento attuato dal GIP su richiesta del PM Nitti circa il presupposto che non fosse stata acquisita l'autorizzazione paesaggistica, ritenuta necessaria in quanto alcuni recapiti della rete ricadono in zona soggetta al regime di tutela del PUTT (Piano urbanistico territoriale tematico), per eseguire i lavori. Secondo quanto documentato dagli avvocati difensori dell'ente, nel caso di specie la predetta autorizzazione non era principalmente richiesta trattandosi di opere qualificate come "indifferibili ed urgenti", e come tali esenti dall'obbligo di rispondere al PUTT. Per la realizzazione del collettore per la raccolta delle acque piovane, infatti, il Comune ha potuto fruire di finanziamenti erogati sulla base di un bando emanato dal Commissario per l'emergenza ambientale in Puglia (all'epoca il Presidente della Regione Raffaele Fitto) che si era a sua volta avvalso dei poteri conferitigli da un'Ordinanza del Governo in materia di protezione civile. La notizia è stata divulgata tramite comunicato sul sito istituzionale del comune.

morea-stanislao-assessore-00LA POSIZIONE DEL COMUNE- "Accolgo con entusiasmo la notizia del provvedimento espletato dal tribunale del riesame- commenta Stanislao Morea (in foto), Assessore alle Opere Pubbliche del comune- questo farà si che i lavori potranno ricominciare al più presto perché ne va di mezzo l'intera cittadinanza. Ci eravamo accorti subito che c'era qualcosa che non andava nel procedimento avviato dal PM e ci siamo attrezzati per avviare una battaglia legale. Ora che il riesame ha accolto la nostra posizione ci rivaleremo su chi questa lotta l'ha iniziata ed ha portato al prolungamento temporale dei lavori".

posa-giovanni-forestale-01IL PARERE DEL CFS - Imparziale il parere del Corpo Forestale dello Stato. "Per quanto riguarda noi della Forestale- dichiara il Sovr. Giovanni Posa (in foto), a capo della stazione di Noci- il nostro compito può ritenersi concluso. Noi siamo solo il braccio operativo. Questo però non vuol dire che il procedimento si sia concluso. La macchina giudiziaria è stata avviata e sta facendo il suo corso".

Il Sovr. Posa fa esplicito riferimento al fatto che la posizione assunta dal riesame non possa essere definitiva. Infatti per legge, il GIP potrebbe impugnare il provvedimento del riesame e portarlo in Cassazione. Questo è l'ultimo gradino giudiziario che potrà esprimere un parere vincolante e definitivo sull'intera situazione.

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