Lo Sgobba riconvertito in nuova sede distrettuale nel 2013

03-25-presentazione-nuovo-sgobbaNOCI (Bari) - Plesso ospedaliero Angela Maria Sgobba, tomo settimo, capitolo ennesimo. Dopo i vani incontri politici svoltisi sia all'ospedale che al palazzo di città con i dirigenti aziendali e regionali per tentare di non far chiudere l'ospedale nocese, un altro capitolo prende in esame la struttura ospedaliera di via Repubblica. Questa dovrà essere la nuova sede distrettuale del Distretto Socio Sanitario n. 14.  

A dichiararlo è stata la dott.ssa Anna Albano, Direttrice del Distretto Socio Sanitario n. 14, che ha partecipato ad un incontro organizzato dall'amministrazione comunale per cercare di dare nuova luce all'Angela Maria Sgobba. L'incontro si è tenuto venerdì pomeriggio in aula consiliare. L'immobile rischiava infatti una parabola discendente dal momento della chiusura del plesso ospedaliero per via del riordino ospedaliero organizzato dalla Regione Puglia. Dal 2013 invece, la struttura verrà riqualificata.

03-25-discorso-sindaco«La sanità non è di competenza dei sindaci - esordisce il primo cittadino Piero Liuzzi  (in foto) in apertura d'incontro - questi hanno solo l'ordinanza quale mezzo per difendere la città che rappresentano». Poi affonda: «Chi è venuto a Noci ci ha rassicurato, ha detto alcune cose, promesse che poi non ha mantenuto. Ma questo rappresenta il passato. Per il futuro serve un modello che lo Sgobba può ben rappresentare». E poi rivolgendosi ai consiglieri comunali presenti annuncia: «Insieme dobbiamo addivenire ad un atto d'indirizzo in materia sanitaria a cui questa comunità vuole rifarsi».

03-25-Albano-illustra-progettoSgobbaPresa la parola, la dott.ssa Albano (in foto) corregge il Sindaco: «Urge fare un distinguo. Il sindaco si occupa della salute della città, l'azienda (Asl ndr) si occupa della cura». Detto ciò la direttrice del distretto socio sanitario in cui ricade il comune di Noci si appresta a presentare la ristrutturazione dell'Angela Maria Sgobba. La ristrutturazione avverrà sia a livello strutturale dell'immobile, che a livello medico. I piani e le stanze infatti verranno riabilitati e riconvertiti alle nuove destinazioni d'uso. Al piano rialzato ci saranno stanze destinate al 118, PPI (Punto di Primo Intervento), ufficio accettazioni, consultorio, guardia medica. Al primo piano della struttura verranno invece predisposte tutte le stanze dei poliambulatori che abbracceranno 11 banche della medicina: dalla geriatria alla fisiatria, passando per l'oculistica e l'otorinolaringoriatria. Rimane invariato il centro di riabilitazione sito in via Mons. Luigi Gallo.

Il progetto è stato realizzato da un equipe di tecnici di uno studio specializzato in Alberobello ed è un progetto gemello alla casa della salute di Castellana Grotte. Il costo della ristrutturazione si aggira intorno al milione di Euro ma i fondi sono rivenienti da un FESR 2009 disposto dalla Comunità Europea. «Fate un atto di fede» ha chiosato la direttrice Albano, ma pare proprio che i cittadini nocesi abbiamo smesso di credere nei burocrati già da un po' di tempo.

C'è solo da sperare che i lavori di ristrutturazione portino alla rinascita dello Sgobba esternando l'immobile dalla lista delle "cattedrali nel deserto" che anche a Noci ci sono. C'è da segnalare che all'incontro svoltosi nella sede del consiglio comunale, ma non all'interno di una convocazione consiliare, hanno partecipato i consiglieri di minoranza Ripa, Nisi, Plantone, Notarnicola, Guagnano (assente Tinelli) e i consiglieri di maggioranza Conforti e Laera. Presenti oltre al sindaco Liuzzi gli assessori Colucci e D'Aprile. Numerosi i membri del personale sanitario operante su Noci.

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