Opera Pia Sgobba, Arcipelago Meridiano chiede trasparenza

07-03-nuovo-arcipelago-meridianoNOCI (Bari) - Non cala l'attenzione sull'Opera Pia "A.M. Sgobba" e sulla erigenda costruzione vicina al santuario della Madonna della Croce. Nella nuova veste riformata e nella nuova sede di via T. Fiore 1/B l'associazione Arcipelago Meridiano ha dato vita ad una conferenza stampa sul tema "Opera Pia Sgobba" che non più di qualche mese fa è stato al centro di un acceso dibattito sugli organi di stampa locali.

Molti gli input lanciati dagli associati: su tutti spiccano la trasparenza di tutti gli atti, compresi quelli sulle gare d'appalto e sullo statuto della ASP, e sul progetto della costruzione dislocata nei pressi del Santuario Mariano. «Non vogliamo entrare in polemica con nessuno - si affrettano a dire i consociati - vogliamo solo che tutti i cittadini siano partecipi a quella che è a tutti gli effetti un'opera pubblica».

In conferenza si è presentato Francesco Guagnano, nuovo presidente dell'associazione, il quale ha illustrato buoni propositi e nuove attività che l'associazione si propone di fare per gli anni a venire. Primo nodo focale è la situazione giuridica dell'ente che si dovrebbe trasformare da IPAB a ASP (Azienda Servizi alla Persona). «Auspichiamo che gli amministratori di un'IPAB, nominati dal Comune, considerino la collettività della quale sono rappresentanti una realtà con la quale interfacciarsi, per la definizione degli indirizzi strategici e la formazione di un forte presidio di cittadinanza attiva, capace di esercitare un controllo democratico su tutto il suo operato». Questo il commento di Angela Lobefaro. «In quest'ottica - continua la dirigente di Arcipelago Meridiano- valutiamo che la nuova azienda conservi una veste pubblica e che, di conseguenza, la redazione del suo statuto non resti nel chiuso dell'attuale gruppo amministrativo, ma aperto a un contributo più largo».

Al tema si allaccia il neopresidente Guagnano che puntualizza e lancia una proposta in merito alla gestione dell'opera. «Ci piacerebbe che la tradizionale procedura di nomine dei rappresentanti negli enti partecipati fosse ribaltata a vantaggio di una maggiore trasparenza e garanzie di professionalità e adeguatezza dei nominati». E continua -«Una procedura "aperta", che attraverso una sorta di "autocandidatura " offra ad ogni cittadino interessato e che ritenga di avere adeguate competenze e specifica sensibilità, l'opportunità di mettere a servizio la propria disponibilità. Per rispondere ad un principio di eguaglianza dei cittadini, che devono avere eguali opportunità. Una procedura "ad evidenza pubblica", ovvero "trasparente", nel segno della massima imparzialità e dell'impegno a garantire esclusivamente l'interesse della collettività (non di gruppi, lobbies o partiti)».

Dal dibattito é anche emerso che del patrimonio mobiliare e immobiliare storico, derivante da donazioni private e lasciti, nulla si sa. In questo quadro, il sospetto lanciato da Arcipelago Meridiano è che si siano potute verificare o che si verifichino nel futuro prossimo forme di predazione di questa ricchezza.

E' stato affrontato anche il capitolo sul progetto della nuova casa di riposo. Progetto che vede un contenzioso legale, con ingiunzioni di pagamento, tra i vecchi progettisti, mai esonerati dall'incarico (il loro mandato risaliva alla precedente gestione), e l'attuale Comitato di Gestione dell'Ente che ha assegnato un nuovo progetto ad altri tecnici, con un aggravio dei costi di progettazione, spese legali e quant'altro per l'ente pubblico Opera Pia.

07-03-cs-arcipelago-meridianoIl tecnicismo sul progetto è stato lasciato all'Arch. Giancarlo Mastrovito, dell'associazione culturale "La Città Possibile" di Martina Franca. In una nota compilata dall'architetto per conto di una delle società partecipanti alla gara d'appalto sulla riqualificazione dell'opera, il tecnico mostra ben 32 considerazioni negative "di merito sulla qualità del progetto esecutivo", tra le quali, si legge nella nota: «Nel progetto esecutivo non sono state previste camere singole che in taluni casi sono necessarie o addirittura indispensabili», oppure «Il progetto esecutivo ha previsto accessi alle camere private poco riservati e direttamente in collegamento con lo spazio corridoio, con locali bagno immediatamente vicini all'ingresso (problematicità legate alla introspezione alla fuga di odori). Sono stati previsti, inoltre, accessi direttamente all'esterno su un ballatoio comune, compromettendo la riservatezza delle camere senza la previsione di spazi opportunamente recintati e di pertinenza di ogni singola camera».

La nota politica è riservata al consigliere comunale Fabrizio Notarnicola, unico presente alla conferenza stampa. Notarnicola ha espresso la volontà di tutta la minoranza consigliare di chiedere in Consiglio Comunale la pubblicità degli atti pubblici e del rendiconto annuale del piano di gestione dell'opera pia.

Insomma per Arcipelago Meridiano alla fine «Bisogna considerare in generale che le strutture di architettura sociale, con la loro funzionalità, efficienza, gradevolezza e ospitalità dovrebbero assolvere al principio assoluto di qualificare la vita delle persone che fanno parte della comunità di Noci attraverso il miglioramento del loro livello individuale di ben-essere psico-fisico e la facilitazione delle loro interazioni sociali e culturali».

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