Incendio al panificio, confessa l’autore del gesto

07-08-bomba-panificioNOCI (Bari) - Ha ammesso le sue colpe davanti agli inquirenti che lo tallonavano da circa 24 ore Nicola Amatulli, fratello di Claudio, titolare del panificio andato in fiamme la notte tra sabato e domenica scorsa. Si è risolto così, con l'ammissione del reo confesso, il giallo dell'attentato incendiario avvenuto al panificio "Amatulli" nelle prime ore di domenica.

stazione-carabinieri-di-nociIl pressing incessante attuato dai Carabinieri della Stazione di Noci (in foto) sul campo d'indagine attorno alla famiglia titolare dell'attività in questione ha prodotto un risultato certo e per alcuni versi atteso. Quasi subito gli uomini dell'Arma, coordinati dal Comandante di Compagnia Cap. Fabio Di Benedetto, hanno concentrato le loro attenzioni attorno alla figura dei tre fratelli eredi a pari titolo dell'attività commerciale messa in piedi dal padre Giuseppe soprannominato "Telegramm". La questione ereditaria ha creato screzi all'interno della famiglia lacerando in modo particolare il rapporto tra i tre fratelli. Claudio quindi, per portare avanti la tradizione di famiglia, aveva deciso di proseguire l'attività accentrando su di sé l'incarico gestionale della piccola snc (è la ragione sociale dell'attività economica).

Questo ha portato all'esasperazione il fratello Nicola che, in crisi di liquidità, ha pensato di attuare una rivendicazione ereditaria appiccando il fuoco all'interno del panificio del fratello. Infatti, a dispetto delle prime voci circolate subito dopo l'accadimento, non si tratta di attentato dinamitardo, ma di un atto incendiario. I Vigili del Fuoco del distaccamento di Putignano del turno "C" guidati dai capi squadra Michele Polignano e Michele Avella, intervenuti quella notte, hanno ritrovato una tanica di benzina con la quale il Nicola avrebbe dato alle fiamme il panificio. La successiva esplosione è da addebitarsi alla combustione dell'aria avvenuta all'interno della struttura.

L'autore del gesto però, nonostante la confessione, non andrà in galera. La Procura della Repubblica di Bari ha deciso di non attribuire all'Amatulli nessuna misura restrittiva, ma solo una denuncia a piede libero all'Autorità Giudiziaria per "incendio doloso" e "danneggiamento".

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