NOCI (Bari) - Un furto ad una stazione di servizio ed uno tentato ad una macelleria del centro. È il bilancio degli ultimi due giorni dell'attività predatoria di cui la cittadina murgiana è vittima e dalla quale sembra non riuscire a reagire. Il primo riguarda un furto di denaro contante avvenuto la notte scorsa presso la stazione di servizio IES sita sulla provinciale per Gioia del Colle (in foto).
Obiettivo, la macchinetta cambiamonete dislocata all'interno dell'angolo ristoro denominato Caffè Rondò situato nell'ambito dell'area di servizio. Il furto sembra essere opera di un singolo soggetto il quale nella notte tra venerdì e sabato ha raggiunto la stazione di servizio a bordo di un'utilitaria, forse una Fiat Uno, e con una mazza da carpentiere ha ridotto in frantumi la vetrata d'ingresso del bar (in foto). Con fare fulmineo poi si è diretto verso la macchinetta cambiamonete portandosela via con tutto quello che conteneva, all'incirca qualche centinaio di euro. Sul furto stanno indagando i Carabinieri della Stazione di Noci coordinati dal Luogotenente Mar. Lorenzo Zaccaria. I militari stanno visionando i filmati delle telecamere a circuito chiuso della stazione di servizio che immortalano un uomo agire con volto parzialmente travisato da una felpa col cappuccio. Sono tutt'ora attive le ricerche per cercare di identificare l'uomo.
In solitudine anche il tentativo di furto che stava per consumarsi sabato pomeriggio in una macelleria sita in via Cavour. A sventare il misfatto lo stesso proprietario dell'attività commerciale che giunto sul posto per la riapertura pomeridiana ha colto un uomo armeggiare davanti all'ingresso del proprio negozio. Quest'ultimo accortosi del sopraggiungere del proprietario si è dileguato per le stradine del centro storico nocese facendo perdere le proprie tracce. A quanto pare dall'interno della macelleria sembra non mancasse nulla.
Per entrambe le circostanze gli inquirenti sono portati a ritenere che i furti, o tentati tali, siano da attribuirsi alle ristrettezze economiche di talune persone appartenenti ai ceti più bassi della società. La crisi economica, che non sta risparmiando nessuno, potrebbe divenire il fattore preminente per la crescita dei reati predatori nel territorio nocese.