Truffa da € 1600 alla Gabrieli, denunciato il presunto autore

scuola-infanzia-gabrieli-1NOCI (Bari) - L'azione di contrasto attuata dai carabinieri in merito allo spaccio di banconote false ed al raggiro attraverso la sostituzione delle stesse con quelle vere ha portato all'identificazione di un uomo che si è reso protagonista nell'estate 2011 di una truffa consumatasi in un istituto per l'infanzia di Noci. I Militari della Stazione Carabinieri di Noci coordinati dal Mar. Lorenzo Zaccaria, sotto la direzione del Cap. Fabio Di Benedetto del Comando Compagnia di Gioia del Colle, sono riusciti ad individuare e a denunciare all'Autorità Giudiziaria di Bari il 54enne napoletano A.A. per truffa.

scuola-gabrieli-infanzia-2IL FATTO - Durante l'estate del 2011 il 54enne napoletano visitò l'istituto per l'infanzia "Gabrieli" gestito dalle Suore Immacolatine (nelle foto), situato sulla via vecchia per Putignano a due passi dallo stadio comunale De Luca Resta, cercando di circuire la suora del complesso con la scusa che avrebbe iscritto il nipotino al futuro anno scolastico. Il 54enne, all'epoca dei fatti descritto «di bell'aspetto e con un buon portamento, dai modi educati», dopo un giro della struttura rifilò alla suora ben 16 banconote false da € 100 ciascuna (per un totale di € 1.600) facendosele cambiare con altre di taglio più piccolo, ma del tutto vere. In un primo momento la suora non si rese conto di essere stata raggirata, anche perché le banconote erano «sorprendentemente simili alle originali». Solo all'atto del cambio di valuta le suore scoprirono che tutto il danaro ricevuto dall'uomo «con l'accento napoletano» era palesemente falso. Di lì la denuncia e l'inizio dell'attività d'indagine da parte dei Carabinieri.

LE INDAGINI - A distanza di un anno, con un lavoro che ha visto impegnati due distinti Comandi di Compagnia (uno in Puglia l'altro in Campania) si è potuti risalire al presunto autore della truffa, appunto il 54enne A.A., il quale è stato denunciato in stato di libertà. È da chiarire che per questo tipo di reato la giurisprudenza non contempla l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, motivo per il quale gli uomini dell'Arma non hanno potuto procedere all'arresto del sospettato. Ora quindi spetterà all'Autorità Giudiziaria di Bari, titolare del fascicolo d'inchiesta, avviare il processo e decidere delle sorti del 54enne napoletano.

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