Droga: da Bari a Taranto passando per Noci, un provvedimento cautelare

01-15-arresti-taranto-locorotondoNOCI (Bari) - Risulterebbe coinvolto anche il 50enne nocese Paolo Locorotondo (in foto) nella maxi operazione denominata "Neve Tarantina" condotta alle prime luci dell'alba di ieri dai Carabinieri del capoluogo ionico insieme alla Guardia di Finanza della stessa provincia e coordinata dalla Procura della Repubblica di Lecce. Il provvedimento d'arresto è stato notificato al nocese ieri mattina in carcere dove risulta «già detenuto per altra causa».

Stesso iter per il 38enne putignanese Cesare Giliberti, ex fioraio, anche lui già recluso all'interno della casa circondariale.

L'OPERAZIONE - I due risulterebbero coinvolti nell'operazione che ha portato all'esecuzione, in provincia di Taranto, Bari, Brindisi, Matera e Pescara, a 30 provvedimenti cautelari (17 in carcere, 8 agli arresti domiciliari e 5 provvedimenti di obbligo di dimora) emessi dal GIP del Tribunale di Lecce, su richiesta della Procura della Repubblica di Lecce - Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di "associazione per delinquere finalizzata al traffico, anche internazionale, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti con aggravante della disponibilità di armi e munizioni". Dalle indagini avviate dai Carabinieri nel 2009 sotto la direzione della D.D.A. di Lecce, sono stati accertati tre canali di rifornimento di stupefacente tipo cocaina che giungeva a Taranto dalla vicina Bari, dalla Calabria e persino dalla Colombia per il tramite della Spagna. È stato anche individuato e sequestrato un laboratorio clandestino per il taglio e confezionamento della droga ricavato in un deposito di legna in disuso. Durante le perquisizioni sono state rinvenute e sequestrate droga ed armi.

Paolo Locorotondo però, già gravato da precedenti penali per reati simili, è stato arrestato molto prima della conclusione delle indagini odierne per cui risulta coinvolto. E per questo il provvedimento di custodia cautelare gli è stato recapitato direttamente in galera.

IL TRASCORSO - Sbarre che lo hanno accolto già da tre anni, cioè da quando, forse proprio in merito alla stessa indagine, il 15 settembre del 2010 fu arrestato a Putignano dopo un folle inseguimento ingaggiato con i Carabinieri per sfuggire ad un controllo di routine. All'epoca il Locorotndo era alla guida di una Lancia Y che sviò un posto di controllo dei militari dell'Arma. Ne scaturì un pericoloso inseguimento per le vie del centro cittadino conclusosi con l'arresto del pregiudicato nocese.

Ora il nuovo provvedimento aggiunge ulteriore margine alla detenzione.

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