Radici nella navata centrale, chiusa la chiesa SS Nome di Gesù

03-28-navata-radiceNOCI (Bari) - Radici all'interno della chiesa. È quanto ha scoperto il personale dell'Ufficio Tecnico Comunale all'interno della chiesa SS Nome di Gesù. Ad insospettirsi della circostanza è stato il parroco don Carmine Chiarelli che aveva notato da tempo il sollevamento anomalo del pavimento della navata centrale della chiesa (in foto la "via" percorsa dalla radice sotto la navata centrale della chiesa).

In un primo momento, pensando ad un cedimento strutturale, il parroco aveva pensato bene di coprire il rialzo con un tappeto onde evitare cadute accidentali dei fedeli all'interno della chiesa. Successivamente le crepe nel pavimento sono cominciate ad essere più lunghe e scavate tanto da preoccupare seriamente don Carmine. Immediata la segnalazione ai tecnici comunali che prontamente si sono recati sul posto ed hanno fatto la sconcertante scoperta.

03-28-radice-acacia-chiesaSollevando una piastrella di marmo del pavimento i tecnici hanno subito scoperto che il sottosuolo della navata era interamente percorso da una radice di acacia (in foto), pianta ornamentale pubblica non autoctona, situata al di fuori della chiesa. La pianta di riferimento è stata spiantata già da qualche anno ma l'impianto radicale ha continuato a rigenerarsi sviluppandosi per tutta la struttura interna della chiesa. Immediatamente è stato predisposto un intervento endoterapico sulla radice che la indurrebbe a non alimentarsi cessando la propria attività linfatica. Il personale comunale ha deciso di non tagliarla per evitare una nuova rigenerazione. La radice si estende per parecchi metri tanto da collegarsi dal marciapiede antistante l'ingresso della chiesa sino ad arrivare al presbiterio. Dopodiché la radice discende in un pozzo che si trova sotto l'altare.

«Non ci aspettavamo una cosa del genere» ha commentato l'ing. Pietro D'Onghia a capo dell'ufficio d'ingegneria parrocchiale. «La radice ha trovato spazio nella cavità sotto il massello del pavimento e si è ingrossata al punto da far sollevare le mattonelle in marmo. Attendiamo ora il responso del trattamento fitosanitario predisposto dai tecnici comunali per conoscere i prossimi passi». Secondo quanto esposto dall'ing. D'Onghia i lavori di ristrutturazione dovrebbero consistere nello smantellamento della pavimentazione e successiva ricostruzione "attorno" alla radice senza tagliarla.

Per ragioni di sicurezza la chiesa attualmente è chiusa e le attività religiose si svolgono momentaneamente nei locali attigui. «Non so come fare – dichiara sconcertato il parroco Don Carmine Chiarellia breve ci saranno le cresime e poi si avvicina la Pasqua, è un momento molto delicato». Non è escluso, ma è solo un'ipotesi, che le funzioni religiose possano essere spostate alla chiesa Maria SS della Natività previo parere dell'arciprete don Peppino Cito.

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