Impianti fotovoltaici nel mirino dei ladri, è caccia all’oro rosso

05-27-impianto-fotovoltaicoNOCI (Bari) - Non si arresta la piaga dei furti di cavi di rame ora più che mai materiale prezioso per le bande criminali. A Noci nelle notti scorse alcuni malviventi hanno commesso un furto, ed uno è stato tentato, a due impianti fotovoltaici dislocati poco fuori dalla città. I malviventi sono riusciti a mettere a segno un colpo rilevante ad un maxi impianto sito in contrada Giordanello (in foto), lungo la SP239 per Gioia del Colle, da dove sono riusciti ad estrapolare diverse centinaia di metri di cavi di rame.

Ingenti i danni per l'azienda proprietaria del maxi impianto che ha sede legale in provincia di Padova ed una succursale a Molfetta. Il danno si quantificherebbe in diverse decine di migliaia di euro per il furto di rame, ed altrettanti per il "mancato introito" dovuto al blocco funzionale dell'impianto stesso.

Un secondo caso, non andato a buon fine, lo si è registrato in un impianto dislocato in contrada Fongio quasi all'altezza di Spine Rossine al confine col territorio di Putignano. Anche qui i ladri hanno tentato, senza riuscirvi, di portar via i cavi di rame che connettono i vari pannelli fotovoltaici. Qualcosa dev'essere andato storto e pertanto i ladri hanno preferito rinunciare.

Il fenomeno dei furti di cavi di rame e dei pannelli fotovoltaici è tornato a riacutizzarsi nella provincia barese negli ultimi mesi. Già a gennaio di quest'anno a Turi e Ginosa Marina (Ta) alcune bande criminali avevano fatto razzia di pannelli ad energia solare. Nell'ultima settimana invece a Bari proprio a causa di un furto di cavi di rame è stato interdetto il collegamento ferroviario tra la stazione e l'aeroporto. Il 20 maggio scorso a Santeramo in Colle sono stati arrestati due gravinesi che hanno tentato di rivendere nel capoluogo barese 270kg di rame proveniente da un furto ai danni della linea telefonica.

"L'oro rosso", così è stato ribattezzato il rame, sta diventando il chiodo fisso di gang specializzate di medio e piccolo calibro in quanto è facilmente rivendibile al mercato nero, con un guadagno immediato. Dall'altra parte sono a lavoro gli uomini dell'Arma dei Carabinieri che hanno avviato indagini in tutto il sud-est barese proprio per contrastare questo tipo di furti e scongiurare eventuali disservizi di utenze pubbliche.

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