Non espone tabella di “giochi proibiti”, denunciato titolare di sala ricreativa

07-12-slotmachine-ccNOCI (Bari) - Dovrà presentarsi davanti al giudice monocratico di turno e chiarire i motivi per cui non ha esposto in un luogo visibile della sua attività la tabella dei "giochi proibiti" contenuti all'interno del Testo Unico sulle Leggi di Pubblica Sicurezza. È incappato anche un gestore di una sala giochi nocese all'interno dei controlli a tappeto che gli uomini dell'Arma dei Carabinieri, di concerto con il personale specializzato dei Monopoli di Stato e delle Dogane, hanno predisposto nell'ultima settimana nelle provincie di Bari e Bat al fine di contrastare i reati contro il riciclaggio ed il gioco d'azzardo.

Passati al setaccio 178 esercizi tra centri scommesse e sale giochi per controllare che le apparecchiature e le leggi in materia contro la ludopatia ed i minori fossero rispettate. Nella sala giochi nocese i militari della locale stazione hanno segnalato all'Autorità Giudiziaria l'omissione del titolare nocese che non aveva esposto chiaramente in vista la tabella dei giochi proibiti ai sensi del Testo Unico sulle Leggi di Pubblica Sicurezza. Adesso rischia una multa sino a 103 Euro.

Un'inezia se si pensa che a Monopoli nell'ambito della stessa operazione i militari hanno riscontrato in una sala giochi del luogo la presenza di un apparecchio elettronico per il gioco a distanza (totem) non collegato con la rete telematica dell'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato bensì con siti esteri di gioco in violazione della vigente normativa nel settore. L'apparecchio è stato sottoposto a sequestro. A Bisceglie nel mirino dei Carabinieri sono finiti una sala scommesse e due bar dove è stato accertato che i gestori effettuavano scommesse senza le prescritte autorizzazioni.

All'esito dei controlli dei carabinieri sono emerse otto denunce in stato di libertà, 12 violazioni amministrative rilevate, oltre 24mila euro d'importo delle sanzioni elevate, 3 sale gioco e relative apparecchiature sottoposte a sequestro. L'attività, espletata in tutto il territorio del Comando Provinciale di Bari, rientra in un più ampio progetto finalizzato a contrastare il riciclaggio di denaro sporco da parte dei clan, alla verifica del rispetto delle norme poste a tutela dei minori e del possesso dei titoli autorizzativi per gli apparecchi elettronici da intrattenimento con vincita in denaro.

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