Niente acqua in via Vasconi, monta la protesta

08-02-via-vasconi-condottaNOCI (Bari) - Cittadini sul piede di guerra in via Vasconi. A seguito dei lavori di ripristino della condotta fognaria conclusi nel 2007 i residenti della zona non riescono ad allacciarsi alla rete di collegamento. Gli stessi da diverso tempo stanno chiedendo lumi circa la problematica che non li consente di poter presentare domanda di allacciamento tramite l'Acquedotto Pugliese che dovrebbe prendere in consegna la porzione di rete (in foto la "traccia" dei lavori sulla condotta fognaria).

08-02-pompa-sollevamentoAttualmente lo sversamento dei liquami avviene tramite fossa biologica o pozzi con una notevole spesa da parte dei residenti. I lavori di prolungamento delle condotte ha interessato principalmente due condotte che da via Vasconi si connettono al troncone principale di via Di Vittorio ed una pompa di sollevamento impiantata all'ingresso del Villaggio San Giuseppe. I lavori sono stati eseguiti e gli impianti collaudati. Ma al momento del sopralluogo dei tecnici dell'AqP per la presa in consegna ed iniziare la fornitura del servizio di erogazione, ci si è accorti che nella condotta appena ricostruita ci sono due punti di dispersione. Motivo per cui l'azienda di fornitura del servizio ha deciso di tirare i remi in barca. In sostanza: se la condotta non funziona, l'AqP non può prendere in carico l'erogazione del servizio.

mezzapesa-fortunato-consigliere-NLSulla questione è intervenuto l'ing. Fortunato Mezzapesa (in foto), consigliere comunale in forze alla lista Noi per Nisi. «Quei lavori sono stati conclusi nel 2007 – ha precisato il consigliere comunale - e da sette anni non si è fatto nulla. Ad aprile scorso questa amministrazione si è fatta carico di risolvere un problema che pensavamo non esistesse, visto che i lavori godono di regolare collaudo. Ed invece la problematica sollevata dai cittadini avvallata dai tecnici Aqp ci pone di fronte ad una situazione grottesca». «Per riparare le falle – prosegue Mezzapesa – servono circa 6000 euro. Somma che cercheremo di inserire in bilancio per provvedere alla riparazione. Di contro – chiude l'ingegnere – apriremo una situazione di rivalsa nei confronti degli allora progettisti e tecnici che hanno omesso la vigilanza sui lavori svolti. Ai residenti chiedo solo qualche mese di pazienza per avviare e concludere i lavori di riparazione. Subito dopo potranno fare richiesta per allacciarsi alla rete».

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