Barsento Arte: il Mediterraneo incontra la Murgia

08 25 barsento arte maniNOCI (Bari) - Il legame indissolubile con il mar Mediterraneo, da cui l’ antica terra su cui abitiamo oggi emerse e di cui è possibile ancora rinvenire le tracce e la voce: è una delle suggestioni più forti della prima giornata di Barsento Arte, che si è tenuta lo scorso 22 agosto e che ha visto susseguirsi una passeggiata botanica, la mostra fotografica di Clara Putignano e la presentazione del libro “Dono X Dono” di Donato Laborante.

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La prima serata è cominciata con la passeggiata botanica a cura di Legambiente e della cooperativa Serapia, che, tra grotte e sentieri, ha indagato la storia e la botanica dell’ Oasi Naturalistica di Barsento. Subito dopo, vi è stato un densissimo momento che ha visto Rita Laforgia e Francesco Tinelli recitare alcuni racconti di Lina Lippolis: minimo comune denominatore il Mediterraneo e le sue suggestioni, amplificate dal sottofondo del suono del mare.

 

08 25 barsento arte clara putignanoSulla scia della “voce Mediterranea”, a quel momento è seguita la presentazione della mostra fotografica “Mani” di Clara Putignano. Il progetto nasce in collaborazione con il centro provinciale Istruzione per gli anziani, che ha attivato molti progetti per l’accoglienza e la formazione dei ragazzi extra-comunitari minori non accompagnati attraverso linguaggi non verbali, in questo caso fotografico. La mostra, infatti, si compone di una serie di fotografie di mani, specchio dell’ anima al pari degli occhi e vero indirizzo dell’ agire e del fare di un uomo. Ad ogni fotografia corrisponde una storia di un minore immigrato, da cui traspaiono sogni e ambizioni ma anche il dolore e la sofferenza per aver lasciato la famiglia e il luogo natale.

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Queste descrizioni sono state recitate da Rita Laforgia e Francesco Tinelli. “Noi abbiamo fotografato loro, e loro hanno fotografato noi” - ha dichiarato Clara Putignano - “hanno iniziato a raccontarci le loro storie: non è stato facile per molti di loro, stiamo parlando di ragazzi giovanissimi che sono partiti da soli e sono arrivati da soli qui in Italia. Per me è un nuovo progetto perché non mi ero mai avvicinata tanto ai miei soggetti. Loro sono ragazzi che sono partiti con poco e arrivati con nulla. Allora è nata l’ idea di Mani, perché queste mani raccontano storie di dolore. Sono giovanissime mani che raccontano anche il dramma di un viaggio”.

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“Come chicchi di grano le parole disegnano il suono dei mantra dentro di noi. Cibo per l’ anima, coniandosi in pensieri, rafforzano la nostra fugace esistenza diventando preghiera del nostro agire”: è stata la parola ancestrale, del proverbio e della coscienza singola e comunitaria, la protagonista della presentazione del libro “Dono X Dono” di Donato Laborante. Il libro è una raccolta di aforismi, sia originali sia tratti da testi antichissimi quali, ad esempio, la Bibbia. E’ una raccolta di tre capitoli (proverbi, coscienze e conoscenze e orientamento) che nasce a Venezia, luogo in cui Donato Laborante ha avuto la necessità di perdersi per ritrorvare la forza della parola. Infatti, come lui stesso ha dichiarato, “siamo tutti cantastorie”: il libro riflette questa dimensione comunitaria con degli aforismi in cui è possibile ritrovare se stessi e la propria lettura del mondo. Ad ogni aforisma corrisponde un’ illustrazione di Agnese Fatou Giordano.

 

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