Premio Umanesimo della Pietra per la Storia - Edizione 2019: vince il prof. Ferdinando Mirizzi

10 27Foto MirizziCOMUNICATO - Il notaio Arcangelo RINALDI, presidente dell’Ufficio di Segreteria del Premio Umanesimo della Pietra per la Storia - Edizione 2019, ha effettuato lo spoglio delle schede inviate presso il suo studio dai componenti della Giuria Popolare e, conteggiate le centosettantasei preferenze attribuite a diversi studiosi, ha dichiarato vincitore il professor Ferdinando MIRIZZI, storico di demoetnoantropologia.
Il premio consiste nella comunicazione ufficiale della scelta della Giuria Popolare in una pubblica cerimonia, programmata per sabato 23 novembre alle ore 19.00 presso il Salone delle Adunanze dell'Associazione Artigiana di Mutuo Soccorso e Lavoro di Martina Franca, nel corso della quale il professor MIRIZZI terrà una conversazione e riceverà il multiplo d’arte in bronzo La Voce della Storia, realizzato nella fonderia del grandufficiale Giuseppe BELLUCCI.

Ferdinando MIRIZZI è professore ordinario di discipline demoetnoantropologiche e direttore del Dipartimento di Culture Europee e del Mediterraneo dell’Università degli Studi della Basilicata.
I suoi interessi di ricerca sono prevalentemente incentrati su temi e su questioni di antropologia museale, di patrimoni culturali, di storia della cultura materiale, di aspetti e problemi relativi alla storia degli studi demoetnoantropologici, di relazioni tra patrimoni culturali e turismo, nonché di fotografia etnografica.

Il Gruppo Umanesimo della Pietra ha plaudito all’autonoma scelta della Giuria Popolare per aver voluto riconoscere le notevoli competenze storiche del vincitore del Premio, assegnato nelle precedenti ventuno edizioni agli storici Cosimo Damiano FONSECA, Angelo MASSAFRA, Pasquale CORSI, Francesco Maria DE ROBERTIS, Giosuè MUSCA, Rosario JURLARO, Pina BELLI D’ELIA, Raffaele LICINIO, Giorgio OTRANTO, Clara GELAO, Roberto CAPRARA, Cosimo D’ANGELA, Andreas KIESEWETTER, Mario SPEDICATO, Gioia BERTELLI, Vito Antonio LEUZZI, Hubert HOUBEN, Pasquale CORDASCO, Vittorio DE MARCO, Giuseppe POLI e Giuseppe COLUCCI.

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