L'inaspettata bellezza di "Còrcoro"

07 18corcoro1NOCI (Bari) - La juta come la pietra. È il percorso naturale per un’artista che ha deciso di farsi ispirare dal materiale, quale base per le sue nuove creazioni. La juta al posto della pietra, per continuare a recuperare materiale oltre che a fare arte. Se con “Emersioni” Carlo Vicenti aveva dimostrato di essere riuscito a fondere natura e mondo moderno, oggi con “Còrcoro” è tornato a sperimentare la fusione fra i due mondi, superando l’installazione e la scultura per approdare finalmente alla pittura.

07 18corcoro2La scorsa domenica 16 luglio, presso il Chiostro delle Clarisse di Noci, grand opening per l’ennesima personale dell’artista – vigile urbano ormai in pensione – instancabile. Moderno, soddisfatto, Vicenti è tornato a mostrare alla sua amata Noci il risultato della sua continua ispirazione, che questa volta è riuscita a concretizzarsi su della tela nata dal còrcoro, un genere di pianta tagliacea che fornisce fibre di juta, appunto.

Su questo materiale, che a tratti riprende la tradizione contadina nel raccogliere, con la stessa fibra, olive, patate, etc, Vicenti ha voluto intravedere qualcosa di più: piccole opere dipinte in acrilico, con sfumature cromatiche originali e fantasiose, dal tono tranquillo e rilassante. Un risultato sorprendente e inatteso, soprattutto dopo la durezza di “Emersioni” e che sarà visibile al pubblico fino al prossimo 23 luglio, tutti i giorni dalle 19.00 alle 21.30. (In basso la fotografia scattata durante l'inaugurazione della mostra)

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