Omaggio a Michele Montanari, cantante nocese EIAR/RAI e pittore

La serata si svolgerà sabato 12 settembre presso il Vecchio Mulino di via Repubblica. Sarà scoperta una targa in suo onore. La mostra di pittura resterà aperta fino al 20 settembre.

cantante-michele-montanari-nociNOCI (Bari) - Promossa ed organizzata dal Comune di Noci e dall'UTEN (Università della Terza Età Noci), sotto il patrocinio della Regione Puglia e della Provincia di Bari, sabato 12 settembre p.v., con inizio alle ore 18,30, nel Vecchio Mulino di Via Repubblica in Noci, si svolgerà una Serata in onore del nocese Michele Montanari, eccellente cantante dell'EIAR/RAI (molto popolare negli anni '40 e '50) ed apprezzato pittore. Relatore ufficiale sarà Vittorino Curci, scrittore e musicista. E' previsto l'intervento di Gianna Montanari, saggista e figlia dell'artista. Nella sala saranno in esposizione (fino al 20 settembre 2009) alcune opere pittoriche del Nostro. Alla fine della Serata sarà scoperta la targa della strada intitolata recentemente a Michele Montanari dal Comune di Noci.

 

 

LA BIOGRAFIA  - Michele Montanari nasce a Noci, da genitori nocesi, il 16 settembre 1908. Nel 1938, dopo una intensa attività di cantante per Radio Bari e di pittore (formatosi alla scuola di Damaso Bianchi,  espone in numerose mostre d'arte regionali e nazionali), partecipa al primo concorso per voci nuove bandito dall'EIAR (che poi diventerà RAI), classificandosi tra i 14 vincitori (su 2523 concorrenti), tra i quali anche Otello Boccaccini, Alfredo Clerici, Lina Termini, Gilberto Mazzi, Maria Jottini, Aldo Mascia. Inizia ad incidere dischi per la Cetra e a cantare con le orchestre di Pippo Barzizza e di Cinico Angelini, riscuotendo il favore del pubblico e della critica. Tra le sue canzoni di successo si ricordano: Grazie, Tu sei la musica, Marechiaro, La canzone del boscaiolo, Notte sivigliana, Madonna malinconica, Prima di dormir bambina, Silenzioso slow (più conosciuta come Abbassa la tua radio, per favor), Ultime foglie, Dolce musica, Sogno d'amore.

Canta anche per il cinema, nei film La peccatrice (1940) di Amleto Palermi (con Vittorio De Sica, Fosco Giachetti e Gino Cervi ), La cena delle beffe (1941) di Alessandro Blasetti (con Amedeo Nazzari e Clara Calamai), Carmela (1942) di Flavio Calzavara (con Doris Duranti - musiche del modugnese Franco Casavola), I nostri sogni (1943) di Vittorio Cottafavi (con Paolo Stoppa e Vittorio De Sica - musiche del barese Raffaele Gervasio),  Campo de' fiori (1943) di Mario Bonnard (con Anna Magnani e Aldo Fabrizi) e molti altri.

Nel 1941 lascia l'EIAR e gira con la compagnia Assi della Radio, di cui fanno parte Otello Beccaccini, Alfredo Clerici, Gilberto Mazzi e le sorelle Mangini. Il presentatore è Nunzio Filogamo. Nel 1943, richiamato militare a Roma, si esibisce in spettacoli per le Forze armate. Superate le vicissitudini della guerra rientra a Torino e dopo un difficile reinserimento nella RAI , il 14 febbraio 1946, torna in sala d'incisione per registrare con l'orchestra di Beppe Mojetta Incantesimo e Sinfonia d'amore, versione italiana della famosa Synphonie. Continua a cantare , anche in locali da ballo, fino agli anni Cinquanta, dopo di che, rallentando l'attività canora, si dedica più intensamente alla pittura, sua vecchia passione.

Partecipa a diversi revival in televisione e prende parte a spettacoli musicali in varie parti d'Italia insieme con vecchie glorie della canzone italiana: Nilla Pizzi, Silvana Fioresi, Lidia Martorana, Ernesto Bonino, Gianni Ferraresi, Luciano Bonfiglioli ed altri.

L'ultimo spettacolo, in cui si esibisce con altri artisti presentati da Nives Zegna, , risale al 12 novembre 1994, all'Auditorium di Radio Torino, in occasione dei festeggiamenti per i 90 anni del maestro Cesare Gallino.

Muore a Torino l'11 luglio 1995. Il giorno dopo la "Stampa" gli dedica un articolo con foto con il titolo "Morto Montanari, la voce che faceva sognare", preceduto dall'occhiello "E' stato un personaggio dei tempi epici della radio e delle prime trasmissioni TV sperimentali".

Michele Montanari è presente nelle principali pubblicazioni concernenti la storia della canzone italiana.

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