Comunicazione, dialetto e figura di Andrea Pazienza: ecco come è andata la seconda giornata del Piccolo Festival della Parola

12 8 AntonioLillo e GiovanniLaeraNOCI (Bari) - “Piccolo Festival della Parola” prosegue vivacemente con il suo calendario eventi anche durante il ponte dell’Immacolata. Il secondo giorno della manifestazione ha avuto inizio in mattinata con Francesco Nicodemo che alle ore 10:00, presso il Chiostro di San Domenico, ha illustrato ai ragazzi del Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci il progetto “Parole ostili”.
Alle 15:30, presso la Biblioteca comunale, con Antonello Vignaroli, i ragazzi di elementari e medie hanno riscoperto la figura di Andrea Pazienza e sono diventati anch’essi occasionali fumettisti. Alle 16:00, presso il Chiostro di San Domenico, si è tenuto un reading di poesie scritte da Giovanni Laera in doppia lingua (dialetto nocese/italiano). L’autore ha dialogato con l’editore Antonio Lillo, di Pietre Vive Editore. A seguire, alle ore 17:00, presso la stessa location, la presentazione del Thriller “Otto: l’abisso di Castel del Monte”, scritto dal geologo Alfredo De Giovanni. Alle 18 ancora un piccolo focus sulla figura di Andrea Pazienza. E per finire, alle 22, maratona di lettura "Noci legge l'odissea". 

12 8 ParoleOstili copy copyIl progetto “Parole Ostili”, presentato dall’esperto di comunicazione Francesco Nicodemo ai ragazzi del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci è un "progetto nato nel 2017 e curato da un’equipe di esperti di comunicazione, per fornire un vero e proprio decalogo della comunicazione non ostile, volto a prevenire fenomeni come la circolazione di Fake news, cyberbullismo ed uso improprio dei moderni mezzi di diffusione della comunicazione” - ci ha spiegato Nicodemo, che rivolto ai ragazzi ha affermato: “Mezzi modernissimi come i social, offrono una sorta di “democratizzazione” dell’informazione ed è fantastico, perché tutti, in qualsiasi momento, da e in qualsiasi parte del mondo possono ricevere e diffondere informazioni". Già: perché nel momento in cui le riceviamo, spesso non resistiamo all’impulso di condividere quelle informazioni. Il rischio però è quello di un “bombardamento” di informazioni con conseguente sovraccarico che rende più ardua la distinzione tra fake news e quelle che sono invece informazioni veritiere e fondate, perché diffuse da organizzazioni professionali che attingono sempre a fonti certe. Se tutti siamo divulgatori di informazioni, oltre che fruitori, è importante selezionare quelle provenienti da fonti autorevoli.

12 8 Andre Pazienza copyAlle 15:30, presso la Biblioteca Comunale, ancora protagonisti i ragazzi, questa volta di elementari e medie. Antonello Vigliaroli li ha infatti incontrati per parlar loro del progetto “Splash” incentrato sulla figura del fumettista Andrea Pazienza illustrando loro del materiale proveniente direttamente dal MAT (Museo dell’Alto Tavoliere). Conosciuta la figura di Pazienza attraverso le parole di Vigliaroli, i ragazzi sono stati invitati a diventare anche loro “occasionali fumettisti”, cimentandosi con la creazione di una storia che avesse per protagonista un personaggio originale partorito dalla loro fantasia e che non avesse nulla a che fare con i “supereroi” più noti della fumettistica.

12 8 AntoniolilloGiovanniLaera Alle 16:00 presso il Chiostro di San Domenico i protagonisti sono stati Giovanni Laera e la bellezza e la poeticità del dialetto nocese. L’autore del libro “FIORE CHE SSEMBE”, ha dialogato con l’editore Antonio Lillo, di Pietre Vive Editore. Lillo ha introdotto il dialogo parlando della presentazione del “libro che non c’è”, in quanto sarà presentato in estate sulla rivista “Incroci” di Lino Angiulli. Successivamente si terrà a Noci la presentazione ufficiale curata sempre da Pietre Vive. Si tratterà di una raccolta di poesie inedite in doppia lingua (dialetto nocese con traduzione in italiano) ‘E stato curioso scoprire, a proposito del dialetto, che in nocese non esiste un termine specifico che voglia dire “Ti amo”. In compenso però siamo un “popolo di schiaffeggiatori”: in base alle ricerche linguistiche di Giovanni Laera, esisterebbero almeno 23 termini che indicano diverse tipologie di schiaffi, a seconda del modo di infliggerli e dell’intensità. Laera si è anche cimentato nella traduzione in dialetto nocese di alcuni sonetti di William Shakespeare, che all’ascolto sono risultati incredibilmente intrisi di maggiore musicalità.

12 8casteldelmonte 1E’ seguita a ruota, presso la stessa location, la presentazione del libro “Otto. L’abisso di Castel del Monte”, un avvincente thriller scritto dal geologo Alfredo De Giovanni e pubblicato dalla casa editrice Gelsorosso. De Giovanni ha dialogato con Veronica Vuoto e Amalia Mancini a proposito degli “ingredienti” di un romanzo che è scaturito come un fiume in piena. All’interno ci sono archeologia, geologia, amicizia, inganni e tanta suspance.  Nella sera del 17 luglio 1994, mentre tutti sono incollati alla finale dei Mondiali di calcio, quattro amici, ricercatori universitari, avendo avuto notizia di qualcosa di misterioso ed interessante nel sottosuolo di Castel del Monte, decidono di andare ad ispezionarlo muniti dell’attrezzatura necessaria. Varcare le cosiddette “Colonne d’Ercole”, nutrire così tanta sete di conoscenza, ha però sempre il suo prezzo da pagare. “Castel del Monte è un luogo di una sacralità laica straordinaria, ancora ammantato di mistero. Una location che scatena l’interesse di storici, geologi e altri studiosi, tant’è che vengono pubblicati ogni anno diversi libri a riguardo a questo luogo simbolo della Puglia. "Io ho scelto di inventarmi un thriller per prospettarvelo sotto una prospettiva nuova ed originale” - ha spiegato De Giovanni.

12 08stefanocristanteandreapzienzaAlle 18, nel chiostro delle Clarisse, con il sociologo della comunicazione Stefano Cristante, si è tornati ad approfondire la figura del fumettista foggiano Andrea Pazienza. Entrando nel merito di alcuni episodi legati non solo alla vita privata dell'artista ma anche e soprattutto di quella professionale, Cristante ha tratteggito le caratteristiche più interessanti dell'autore: un autore che non aveva l'ambizione di "finire sul muro di un farmacista" (creando quindi mera arte figurativa) ma che lavorava e viveva le stesse storie dei ragazzi dell'epoca (anni 70 - 80) traducendole quindi sulle sue tavole. Si è partiti parlando ad esempio di "Giallo Scolastico" (fumetto che raccontava la storia di ragazzi che risentono, in maniera non positiva, del grande periodo politico vissuto a Bologna negli anni 80 con protagonista il grande personaggio di Zanardi)per passare poi a "Pentothal" e "Pompeo", altre sue opere famose.
"Andrea è stato un autore che ha colto lo spirito dei tempi" ha dichiarato Cristante. "Creando le sue storie addirittura i tempi li anticipava. Presentificava tutto e coglieva anche l'occasione per raccontare le verità legate alla sua persona. Aveva dimostrato la sua capacità artistica sin da bambino, per poi arrivare ad inaugurare la sua prima mostra a 17 anni. Proseguì gli studi Pescara e Bologna e nel tempo valorizzò anche la sua scrittura eccentrica. Chi come me lo ha conosciuto sa che la penna sembrava uscire dalle dita di Andrea. La firma dei suoi disegni è molto simile ai tratti ripresi su topolino: simbolo di un lettore che la Walt Disney l'aveva assorbita e rielaborata dentro di se in una maniera entusiasmante. Divenne famoso dopo un'intervista rilasciata alla rivista Alter dopo meritato consenso di Hugo Pratt.Da quel momento in poi non si sarebbe più fermato ed avrebbe anche lavorato per copertine di album musicali (es. Vecchioni ed Enzo Avitabile). Inutile dire che Andrea era un artista versatile".

La seconda giornata si è conclusa con lettura dei versi dell'Odissea in un chiostro delle Clarisse che è improvvisamente sembrato magico. Il festival della Parola prosegue oggi secondo il programma riportato qui: http://www.piccolofestivaldellaparola.it/sabato-8-dicembre/

 

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