Piccolo festival della Parola: Giovanni Fontana, "poliartista nomade" super ospite della terza giornata

19 9 GiovanniFontana 2NOCI (Bari) - Il penultimo dei quattro giorni del “Piccolo Festival della Parola”, è stato intriso di poesia, narrativa sonorità, arte e musica. Super ospite della giornata di ieri 8 dicembre, il poeta sonoro di fama internazionale Giovanni Fontana, che alle 17:00, presso il Chiostro delle Clarisse, ha dialogato con il poeta, musicista e disegnatore nocese Vittorino Curci. Ma non è stato l’unico evento a riempire la mattinata e il pomeriggio dei nocesi. Il Chiostro di San Domenico e quello delle Clarisse sono stati entrambi teatro di un susseguirsi di presentazioni di libri e di reading poetici, con un bel momento fiabesco-musicale dedicato a grandi e piccini. La fiaba sonora “Pierino e il lupo” di Sergey Prokofiev, è infatti diventata un concerto prodotto in esclusiva per il festival, andato in scena presso il chiostro delle Clarisse alle ore 11:00, con replica alle 19:00.

12 9 LotitoSono stati la professoressa Giulia Basile e il poeta Federico Lotito ad aprire la terza giornata de “Piccolo Festival della Parola”. Lo hanno fatto dialogando sul libro di poesie "E' passato un silenzio" scritto da Lotito e pubblicato da Secop Edizioni. Nell’introdurre il reading di alcune poesie, Giulia Basile ha ricordato che: “La poesia è una preziosa cassaforte per il futuro, un futuro in cui ci sarà sete di parole e di fondanti valori”. Federico Lotito ha ammesso con grande schiettezza di essere arrivato tardi alla poesia più che altro per una forma di pudore della condivisione, ritenendo inizialmente che la poesia fosse un qualcosa che dovesse rimanere chiusa tra le pagine e nei cassetti di chi scrive. Si è poi pienamente ricreduto comprendendo che le parole possono avere un valore salvifico e chiunque può ritrovarcisi. Come ha ricordato la Basile, le poesie sono inoltre “Tutte differenti l’una dall’altra, come le margherite! Potrebbero apparire tutte uguali, ma anche quelle che decantano sentimenti, dinamiche e stati emotivi simili, lo fanno in modo assolutamente differente".

12 9 lastanzadeiricordi copy copyA seguire, alle 11:00, la presentazione del libro “La stanza dei ricordi” di Martino Sgobba, in collaborazione con “Presidi del Libro”. A presentare l’autore e a dialogare con lui, la psicologa Lorita Tinelli, la cui solarità e positività si contrappongono all’atteggiamento velatamente malinconico dell’autore, tipico di chi è perennemente alla ricerca di se stesso e di risposte. Proprio sulla conoscenza di se stessi è incentrato infatti il libro, all’interno del quale, una stanza d’albero diventa vera e propria stazione da cui partire per un viaggio introspettivo con la sua serie di gallerie oscure e di paesaggi luminosi.

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Sempre alle ore 11:00, il Chiostro delle Clarisse ha ospitato una produzione esclusiva del Festival: Concerto / Fiaba musicale di Sergej Prokofiev “PIERINO E IL LUPO”, con la voce narrante di Silvana Kühtz, Ettore Fioravanti alla batteria, Igor Legari al contrabasso, Marco Colonna al clarinetto, Pasquale Mirra al vibrafono e Gaetano Partipilo al sassofono. Chi si intende maggiormente di musica, saprà senz’altro che la peculiarità di questa fiaba sonora è che ad ogni personaggio viene associato uno strumento, che ne diventa quindi “l’anima” e ne delinea la connotazione caratteriale e persino i movimenti all’interno della storia. Una piccola ed esclusiva “chicca” che ha avuto la versione proposta in esclusiva per il festival è stata la pluralità dei finali, tutti proposti ascoltando la fantasia dei bambini nocesi attivamente coinvolti. Il concerto ha previsto anche una seconda rappresentazione, alle 19:00, sempre presso il Chiostro delle Clarisse.

12 9 Mikael 9 copyAlle 16:00, presso il Chiostro di S. Domenico, protagoniste arte, religiosità ed architettura con la presentazione del libro “MI-KA-EL CHI E’ COME DIO? La chiesa di San Michele Arcangelo di Ruvo di Puglia”, pubblicato da Adda Editore. Una pubblicazione della linea editoriale “Leggi la Puglia” del Consiglio regionale della Puglia che ha l’obiettivo di valorizzare il territorio, le tradizioni e i beni culturali pugliesi. A dialogare con Giuseppe Basile, direttore della Biblioteca Comunale e con Annavita Perrone (in rappresentanza del Consiglio regionale della Puglia) è stato Mario Di Puppo, coautore del libro assieme a Francesco di Palo e Angelo Tedone. Moltissime analogie sono emerse tra Ruvo di Puglia e Noci, per quanto concerne le rappresentazioni iconografiche e il culto di San Michele. Un' interessante immersione nell’architettura, nella storia, nell’iconografia e nella fede. Il corposo volume è meravigliosamente curato anche dal punto di vista grafico. Le dimensioni infatti, non si limitano alla piccola foto da cui è difficile evincere i minimi dettagli di una statua, di un affresco o di un particolare architettonico ma permettono invece di coglierne la bellezza e il significato quasi come se ci fossimo davanti.
Un particolare non trascurabile ed apprezzabile è stata la distribuzione gratuita di alcune copie ai presenti, nonostante il libro, costato non poco lavoro e non poco denaro, sia ovviamente in vendita. Una dimostrazione di come cultura ed arte debbano essere appannaggio di tutti.

19 9 GiovanniFontana 8 copyAlle ore 17:00, presso il chiostro delle Clarisse, ha avuto luogo il “matrimonio” tra poesia e sonorità, con il poeta di fama internazionale Giovanni Fontana, che ha dialogato con il musicista, disegnatore e poeta nocese Vittorino Curci. Fontana si è autodefinito un “Poliartista nomade” alludendo alla pluralità di interessi che ha sempre coltivato ed in cui continua ad immergersi. Dalla musica al teatro al cinema. “Per scoprire il significato di “poesia pretestuale, dobbiamo andare dritti al significato etimologico” - ha spiegato Fontana- “La parola “poesia” deriva dal verbo greco poiéin, che significa inventare, produrre, fare. Nell’antichità, la poesia veniva letteralmente “recitata” in modo che si creasse quel rapporto unico e diretto tra poeta e pubblico. C’era dietro un suono studiato e diversamente modulato della voce e tutto un apparato coreografico non trascurabile. Quando la scrittura ha iniziato a prendere il sopravvento, quello che preoccupava molti, compreso il filosofo Platone, era la possibilità che la poesia perdesse gran parte del suo spessore e significato. Ecco che è stato studiato un espediente: usando caratteri diversi (grassetti, corsivi, accentuati ecc) il testo diventa esso stesso una vera e propria partitura, una specie di “spartito musicale” e la poesia si “sente” invece di leggersi”.

Venendo al significato di “pretestuale”, significa certamente testo che ne precede immediatamente un altro, ma anche pretesto, mezzo, espediente per fare altro. Fontana ha parlato brevemente del suo ultimo libro “Discrasie”, una raccolta di poesie non sonore ma lineari di facile e coinvolgente lettura e di Hermes Intermedia, l’associazione di cui fa parte e che lavora in ambito compositivo. Un ricordo commosso e doveroso è stato dedicato al poeta Adriano Spatola, scomparso 30 anni fa e al suo “coraggio della poesia”. Spatola non si è infatti mai lasciato assoggettare dalle istituzioni e da fazioni politiche, ma ha sempre lavorato in piena libertà perseguendo i suoi ideali. A lui è stata dedicata una mostra-documentario proprio in occasione del trentennale dalla scomparsa. Fontana ha voluto ricordare ai presenti l’appuntamento con la sua performance sonora “Sento dunque sono” che si è poi tenuta alle 20:30 , interamente incentrata sulla pluralità di voci e di falsetti richiamando addirittura il canto delle sirene che cercano di ammaliare Ulisse.
Nel “donare” la sua parola simbolo a “Piccolo Festival della Parola”, il poeta non poteva che scegliere “Intermedialità”.

Il piccolo festival della parola continua con nuovi appuntamenti: leggi qui. 

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