Piccolo Festival della Parola: tra gli ospiti della seconda giornata Mario Perrotta e Gad Lerner

09 14 Piccolofestivaldellaparola 4NOCI (Bari) - Buona anche la seconda per “Piccolo Festival della Parola”. In barba alla superstizione del “venerdì 13”, ieri ha vinto ancora la forza della cultura. Tra i grandi ospiti della giornata, Mario Perrotta e Gad Lerner. Di grande interesse anche l’incontro promosso dall’Assessorato alla Socialità, Pubblica Istruzione e Offerta Formativa del Comune di Noci dall’emblematico titolo: “Verso una città che legge, la lettura come pratica sociale”.
Un secondo incontro molto piacevole ed illuminante è stato quello con la direttrice di “Donna Moderna”,Annalisa Mofreda, e la scrittrice Claudia Sarritzu, intitolato "Parole e informazione di genere".

09 14 Piccolofestivaldellaparola 1Importanti anche i temi degli incontri nell’ambito di “Officina Editori”, seppur la parte della mattinata abbia avuto un pubblico ristretto (ma attento) per questioni logistiche legate all’orario. In piazza Garibaldi, dalle 11:00 fino alle 13, si è parlato di punteggiatura e di scienza. Il corretto utilizzo dei segni della punteggiatura, ma anche la loro storia, ricostruita grazie ad accurate ricerche sono i temi del libro “La Sounteggiatura”, di Florisa Sciannamea, che ne ha discusso con la giornalista Felicita Scardaccione. Un libro illustrato dove il punto esclamativo, interrogativo, i tre puntini di sospensione e le parentesi diventano colorati animali. Nasce come un'opera  per bambini e ragazzi, ma si rivolge anche a noi adulti, che non sempre pratichiamo un uso corretto della punteggiatura. Con il libro del professor Luigi Borzacchini invece, ci si è spostati nell’ambito scientifico, incarnato dall’eccelsa figura di Leonardo Da Vinci, precursore della scienza moderna. 

09 14 Piccolofestivaldellaparola 2"La solitudine di Leonardo" è un libro che  si discosta dal laconico intento puramente celebrativo, per presentare Leonardo in maniera lucida e oggettiva, in tutta la sua genialità.
Nel pomeriggio, a partire dalle ore 17:00, presso il Chiostro delle Clarisse si è svolto l’incontro “Verso una città che legge, la lettura come pratica sociale”, organizzato da Biblioteca Consiglio Reg. Puglia “Teca del Mediterraneo” e promosso da Assessorato alla Socialità, Pubblica Istruzione e Offerta Formativa del Comune di Noci. Sono intervenuti Marta Jerovante, Assessore del Comune di Noci; Anna Vita Perrone, Dirigente della Sezione Biblioteca Consiglio Reg Puglia "Teca del Mediterraneo" e Comunicazione Istituzionale del Consiglio Regionale Puglia; Giuseppe Basile, Direttore della Biblioteca comunale di Noci e Maria Laterza, Laterza libreria Bari.

Coltivare in modo efficace nuovi lettori è sicuramente un’esperienza che comporta un grande impegno e una grande responsabilità, ma oggi più che mai, si rivela essere una vera e propria urgenza sociale. Se un tempo si tendeva ad ignorare l’enorme potenziale sociale della lettura, oggi ne abbiamo maturato piena consapevolezza. E’ un potenziale che deve essere assolutamente incrementato e diffuso in maniera capillare. Leggere da soli è bello, ma la lettura condivisa da cui scaturisca il confronto e lo scambio di opinioni ed emozioni, arricchisce ancora di più.


09 14 Piccolofestivaldellaparola 3L’incontro ha voluto essere un vero e proprio patto con la cittadinanza affinchè siano creati spazi comunitari per la lettura condivisa. Ciò può concretizzarsi esclusivamente mediante una serrata collaborazione tra Scuola, Biblioteca Comunale, dirigenti scolastici, docenti, studenti, istituzioni e operatori sociali a vario titolo. La dottoressa Maria Laterza, titolare della omonima serie di librerie, ha ben spiegato quale importanza abbiano gli incontri tematici che si possono tenere in libreria o anche privatamente, seguendo il modello dei bookclub americani. Bello e ambizioso è il progetto “Barisocialbook”, avviato appunto dalla città di Bari. Infinite le possibilità che si paventerebbero grazie all’inventiva, tutto sta però alla buona volontà e alla capacità organizzativa di metterle in pratica. Per il direttore della Biblioteca Comunale Giuseppe Basile, la lettura è un diritto fondamentale e propedeutico a tutti gli altri, come ad esempio quello alla salute. Se non si sa  leggere, non si è veramente liberi e si cade nella rete di chiunque voglia soggiogarci. Un errore frequente, a detta di Basile sarebbe quello di mettere in piedi iniziative che si rivolgono esclusivamente ai “lettori forti”, quelli che sono già “divoratori di libri”. Occorrerebbe invece riaccendere l’interesse in chi appare completamente avulso dalla dimensione della lettura.

Successivamente, in Piazza Garibaldi a partire dalle 19:00 si è svolto un incontro dal titolo “Parole e informazione di genere”, moderato dalla giornalista de “La Stampa”, Elisa Forte, che ha conversato con la direttrice del settimanale “Donna Moderna”, Annalisa Monfreda e la giornalista e scrittrice Claudia Sarritzu. Decisamente scottanti e per nulla scontate le tematiche trattate: discriminazione e violenza di genere. Quotidianamente la cronaca straripa letteralmente di episodi efferati come stupri o femmincidi ed è assolutamente giusto che vengano raccontati. Il punto è: i giornalisti sono sempre capaci di raccontarli adoperando le parole giuste? Agli assidui lettori di quotidiani o settimanali, cartacei oppure online, non sarà sfuggito un ricorrente utilizzo di parole sbagliate, che degenerando in una vera e propria “pornografia giornalistica”, creano danni sociali da non sottovalutare. Alcuni episodi di violenza vengono raccontati senza avere il buon senso di omettere dettagli veramente molto intimi che ledono ulteriormente la vittima da punto di vista psicologico. Questo avviene soprattutto se una violenza è a carico di un immigrato, quasi a voler sottolineare che ci sono “violenze più violente di altre”. Suona già palesemente come un controsenso. Per nulla utili alla causa dei diritti delle donne, a detta delle due giornaliste, sono quelle femministe perennemente arrabbiate che scattano per piccolezze. Le battaglie si combattono sulle questioni concrete. Vanno usate le parole corrette per informare, vanno modificate alcune norme. Tre le parole d’ordine lasciate dalla Monfreda e dalla Sarritzu: rivoluzione (che va fatta non contro gli uomini, ma al loro fianco); Resistenza attiva, e consapevolezza (la parola più importante).

09 14 mario perrottaA partire dalle 21, sul palco dell’ex piscina comunale si sono alternati invece Mario Perrotta e Gad Lerner. Il leccese Perrotta, attore, drammaturgo, regista e scrittore teatrale, ha portato in scena il suo spettacolo teatrale Emigranti Express. Uno spettacolo teatrale che Perrotta ha portato in Rai e trasformato anche in un libro, composto da 15 tappe di cui solo 3 Noci ha potuto godere: la partenza da Lecce, l’arrivo a Milano e infine il passaggio della frontiera svizzera. Lo spettacolo parla degli italiani che negli anni ‘80 erano costretti a partire per cercare lavoro nelle miniere e nelle fabbriche del Belgio o della Germania grazie ai contratti stipulati dal nostro governo con queste nazioni. Tutto quello che viene raccontato è vero e su quel treno una volta al mese per tre anni ci è salito anche Perrotta che andava a Milano per trovare il padre che lavorava lì e per farsi controllare l’apparecchio dei denti.

Il viaggio parte nel 1980 dalla stazione di Lecce alle 21:07 e l’autore racconta le varie avventure che doveva affrontare sul quel treno. In questa prima parte c’è il dialogo con la madre che affida questo ragazzo, la sorella e la nonna ad una famiglia di emigranti scelta dopo un’accurata selezione sul treno. La mamma tranquilla dell’affidamento a questa famiglia lascia partire i suoi famigliari alla volta di Milano dove ad attenderli ci sarebbe stato il padre. Arrivati a Milano, Mario era solito visitare il museo delle cere della stazione dove vedendo quelle perfette statue dalle sembianze umane, riteneva che stessero scontando una pena. Durante quella sosta, Mario assiste anche ad una storia d’amore che finisce tra Annunziata e Rocco a causa di una sala d’attesa sbagliata che non fa incontrare i due e che spinge Annunziata a salire su un treno per la Germania. Nella terza ed ultima parte, il padre di Mario sale sul treno e tutti partono alla volta di Ginevra per andare a trovare un fratello del padre che lavorava lì. Tra i ricordi più nitidi della mente di Mario c‘era il passaggio della frontiera che lui immaginava come una linea come rappresentato sui libri di geografia, invece, arrivati lì Mario era costretto a sostenere una visita medica che accertava la possibilità di lavorare e quindi l’accesso in Svizzera. Spettacolo molto apprezzato dal pubblico presenta che ha omaggiato l’autore con un caloroso applauso.

09 14 gad lernerNella seconda parte della serata c’è stata invece la conversazione tra Mario Perrotta, Maddalena Tulanti giornalista del “Corriere del Mezzogiorno” e Gad Lerner giornalista, saggista e conduttore televisivo.
Si è continuati a parlare del tema emigrazione e immigrazione facendo il confronto tra coloro che grazie alla legge De Gasperi della fine degli anni ‘40 costringeva gli italiani ad andare all’estero per lavorare e per guadagnarsi da vivere e gli emigrati di oggi che vanno negli altri paesi e pretendono subito casa e lavoro.
Inoltre in merito al tema immigrazione, si è detto di non essere chiusi etichettando gli stranieri come ladri, stupratori e portatori di malattie ma cercando di aprire la mente perchè anche loro lavorano, cercano di guadagnarsi da vivere proprio come noi abbiamo fatto molti decenni fa.
Lerner, nativo di Beirut, conclude che anche lui ha dovuto guadagnarsi la fiducia e la cittadinanza nel nostro paese e dice: “cercate di essere meno ignoranti e più speranzosi”.

 

 

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