I progetti vincitori del nuovo Bauhaus Europeo

12 16 EsseriUrbani 1NOCI - Lo scorso 14 dicembre, la Commissione Europea e Triennale di Milano, hanno organizzato un incontro tra tutti i progetti vincitori (ciascuno per la rispettiva categoria) del nuovo Bauhaus Europeo. Con voi lettori, noi di Noci24 avevamo condiviso, all'indomani della proclamazione, la gioia e la soddisfazione per quanto riguarda il progetto "Esseri Urbani", di cui siamo stati media partner, e che si aggiudicò la vittoria nell'ambito della categoria "Mobilitazione e cultura delle arti e della comunità". Di seguito, però, vi raccontiamo qualcosa in più anche rispetto agli altri progetti vincitori.

12 16 EsseriUrbaniProgetto italiano vincitore nella sezione “nuovo Bauhaus europeo”:
Esseri urbani. The other side of the art (Puglia) Categoria “Mobilitazione della cultura, delle arti e delle comunità”. 
Usando l’arte contemporanea come strumento per stimolare la rigenerazione urbana e sociale, Esseri Urbani propone al pubblico il lavoro di artisti emergenti nel corso di mostre gratuite all’aperto. Queste includono contenuti multimediali aggiuntivi a cui si può accedere utilizzando i codici QR. Il primo festival di Esseri Urbani, “Zootopia”, si è svolto nel 2019 per le strade di Locorotondo (Bari), mentre l’edizione 2021 “Eterotopia” avrà luogo a Noci (Bari). Ciascun evento è calibrato sulle specificità locali e intende sviluppare l’accesso alla cultura, il turismo sostenibile e l’occupazione. Gli attori sociali ed economici sono coinvolti nella pianificazione e una speciale cura è dedicata a coinvolgere i residenti e i visitatori, in particolare bambini, adolescenti e disabili. Il progetto è un’occasione per creare una connessione tra comunità, paesaggi e architettura locale tramite l’espressione artistica contemporanea. Apre inoltre nuove possibilità per la creazione e la curatela: esporre l’arte in spazi pubblici produce nuove prospettive, sia per le opere sia per i luoghi. I quattro progetti italiani premiati nella sezione "stelle emergenti del nuovo Bauhaus europeo":


12 16 Porto di Mare Eco District 5Eco-quartiere Porto di Mare (Milano)
Categoria “Spazi urbani e rurali risanati” 
L’eco-quartiere di Porto di Mare è un progetto di riqualificazione dell’area metropolitana tra Milano e le campagne limitrofe, sulla base di strategie di pianificazione energetica a basse emissioni di carbonio. Oggi Porto di Mare è un quartiere inquinato e caratterizzato da un forte degrado, la cui popolazione multietnica vive in condizioni precarie. L’area presenta le potenzialità per un approccio dal basso verso l’alto, che agisca sulle persone per trasformare gli utenti in agenti. Il masterplan dell’eco-quartiere è stato elaborato ricorrendo ad algoritmi e a un approccio di modellizzazione a più livelli per integrarvi i requisiti ambientali, economici, sociali e culturali. Diventerà un quartiere autosufficiente e i suoi abitanti avranno facile accesso a tutto, dai generi alimentari alle scuole, dagli impianti sportivi a una stazione della metropolitana che li collegherà direttamente al centro della città. Una caratteristica importante sarà costituita da un polo per la ristorazione e i trasporti, in un’area di interfaccia dove le persone provenienti dall’interno e dall’esterno del quartiere potranno incontrarsi e interagire. L’approccio dovrebbe, a termine, essere replicabile in contesti urbano-rurali simili.


12 16 Olivetti office buildingRetrofitting del sito Unesco di Ivrea
Categoria “Conservazione e trasformazione del patrimonio culturale”
Gli edifici esistenti nell’UE sono responsabili del 40% del consumo energetico complessivo e di circa il 36% delle emissioni di CO2. Questo progetto mira a sviluppare una strategia di ammodernamento che tenga conto della sostenibilità sia ambientale che culturale. Migliorerà le prestazioni termiche preservando il valore, il carattere e l’estetica dell’architettura moderna. Questa metodologia sarà testata su tre edifici emblematici del sito patrimonio dell’UNESCO di Ivrea: la fabbrica Mattoni Rossi, il complesso delle Officine I.C.O. e il palazzo degli uffici Olivetti. Il processo, che prevede la partecipazione dei cittadini ed è destinato a dare nuova vita a quei vecchi edifici industriali, si svolgerà in cinque fasi: indagine architettonica per immaginare soluzioni progettuali coerenti; analisi tecnologica; diagnosi termica; proposte e confronto delle matrici. Il confronto tra le varianti porterà alla soluzione più adatta. L’obiettivo finale di questa ricerca pilota è fornire uno strumento pratico che possa essere adattato per la futura ristrutturazione di altri siti industriali, in contesti geografici o culturali eterogenei. Ricostruzione sociale post-emergenza (Firenze) Categoria “Luoghi ripensati per incontrarsi e condividere” La ricostruzione sociale post-emergenza è un progetto di ricerca che ruota intorno al ruolo dell’architettura nella vita delle persone dopo una catastrofe naturale e si basa sul case study di Accumoli, cittadina dell’Italia centrale distrutta dal terremoto del 2016. La sensazione di paura, incertezza, perdita di autonomia e di identità riferita dai sopravvissuti può portare la comunità a disgregarsi, invece le unità abitative temporanee potrebbero rappresentare un’opportunità per il recupero della socialità. La chiave di volta è lo spazio aperto, che facilita la vita sociale e il coinvolgimento di tutti. Il progetto propone una serie di strumenti resilienti utili a progettare insediamenti post-emergenza incentrati sugli spazi aperti, e quindi in grado di garantire la sostenibilità sociale. Attraverso processi partecipativi, la revisione della letteratura e analisi in loco sono state raccolte informazioni qualitative sulla progettazione di spazi aperti per favorire la vitalità sociale. Lo sviluppo futuro sarà quello di tradurre tali strumenti in parametri spaziali da utilizzare nei diffusi software di progettazione BIM, con l’obiettivo di permettere a tutti gli utenti di progettare edifici – destinati a un contesto post-emergenza e non solo – che prevedano spazi pubblici aperti socialmente vitali.

12 16 Materieunite Stand SANA 2021 1Materieunite (Terni) Categoria Prodotti e stile di vita Gli architetti, i progettisti e i programmatori di Materieunite creano installazioni permanenti e temporanee per eventi e negozi impiegando il cartone sostenibile come materia prima, accanto ad altri materiali riciclati oppure recuperati dagli scarti delle filiere di approvvigionamento. Il principio fondante è l’economia circolare: ridurre, riutilizzare e riciclare. Materieunite ha sviluppato linguaggi di programmazione propri per produrre progetti su misura utilizzando la minor quantità di materiale possibile, in modo da minimizzare gli sprechi, i tempi di produzione e di conseguenza i costi. Ogni pezzo può essere smontato con la stessa facilità con cui è stato costruito, per facilitarne il completo riciclo al termine del suo ciclo di vita. I due obiettivi principali sono: rendere la progettazione sostenibile economicamente accessibile e aperta a tutti indipendentemente dalle dimensioni o dal giro d’affari dell’impresa, e ridurre in modo significativo le emissioni di CO2 legate ai trasporti. Il design finale, altamente standardizzato, può essere prodotto ovunque – idealmente vicino al luogo in cui sarà utilizzato – riducendo in tal modo le emissioni derivanti dal trasporto e dall’imballaggio

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