L’arte avanguardistica in mostra al Chiostro delle Clarisse

07-22-icone_formichetti_e_pagliacciNOCI (Bari) - Astrattismo metafisico, giochi di luce, colori, attualità, vita personale e collettiva, mischiati nell'arte figurativa avanguardistica post moderna. Sembrano parole sconclusionate e fuori luogo ma per capire di che cosa stiamo parlando bisogna partecipare al vernissage di presentazione della mostra pittorica "Icone: l'arte di Formichetti e Pagliacci", in programma per oggi 23 luglio alle ore 20.30, presso il Chiostro delle Clarisse.

Group Art e Albalumen, con il patrocinio del Comune di Noci - Assessorato alla Cultura, sono riusciti a portare a Noci due rinomati artisti che con la loro arte sono già diventati punti di riferimento nel panorama pittorico italiano. Quasi 60 le opere che faranno bella mostra di sé all'interno del rinnovato spazio espositivo recuperato e strappato alla decadenza del borgo antico della cittadina murgiana.

07-22-silvio_formichettiSilvio Formichetti (in foto) porterà a Noci "Meditazioni Formali", viaggio nell'eclettismo dell'arte surrealista ed impressionistica dei tempi nostri. I quadri, in massima parte olio su tela, sembrano squarci di vita quotidiana rappresentati con pennellate veloci e giochi di colore e di luce. "Formichetti vuole essere il primo interprete della sua pittura, non un tramite qualunque"- scrive Luca Tommasi nel catalogo di presentazione delle opere esposte. "L'Io di Formichetti- prosegue il critico- è prorompente, sfacciato, protagonista di una tela in cui irrompe con le tecniche della pittura informale. Percepisce il caos della società contemporanea ma non ne resta vittima, piuttosto lo cavalca e cerca di domarlo con la propria personalità. Cerca di dare una vita a questo informe dinamico attraverso opere percorse da frequenti tratti neri in cui la luce si rivela con accesi contrasti cromatici". L'artista 42enne abruzzese fa la spola tra Pratola Peligna (AQ) dove vive e lavora, e Sulmona, luogo che lo ha lanciato nel panorama artistico nazionale nel 1999.

07-22-mirko_pagliacciIl secondo artista in chiostro è il "metropolista" Mirko Pagliacci (in foto) che invece porterà in mostra "L'ombra del dubbio", ultima sua ricerca tra le vie urbane. Qui è facile confondersi così come perdersi tra le strade di una grande metropoli. Pagliacci sputa in faccia al visitatore le malattie sociali che porta il vivere al passo coi tempi e ne mostra tutte le contraddizioni frapponendovi l'ideale sempre perfetto del classicismo greco-romano. "E' questo l'azzardo pittorico di Mirko Pagliacci- scrive nella sua presentazione Lidia Reghini di Pontremoli- la sfida di uno spirito notturno, nomade ed inquieto, proprio perché alla ricerca del fantasma di quell'immagine intravista ma comunque perduta; è l'ansia tormentosa, la quotidiana tortura sottile dell'artista che non si accontenta, ma guarda, ricerca oltre, scava con le unghie e con i denti dentro gli strati umorali della pittura".

METROPOLISMO - Il nativo di Losanna è uno degli esponenti di riguardo insieme a Nico Paladini nella costituzione del movimento denominato Metropolismo, fondato di recente nel 1987, con la successiva adesione di Loredana Raciti, Pier Luigi Cesarini, Carlos Grippo, e teoricamente animato da Achille Bonito Oliva ed Omar Calabrese. Attraverso un linguaggio formale sostanzialmente tradizionale, in dialogo diretto con la fotografia e con i moderni mezzi tecnologici, i metropolisti utilizzano intenzionalmente la pittura come luogo di condensazione di immagini che si danno all'occhio dello spettatore per la loro resa puramente visiva.

La mostra sarà visibile tutti i giorni, inclusa la domenica, dalle 18.00 alle 22.00 sino al 7 agosto prossimo.

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