Carlo Vicenti, la “Terra invisibile” nella sua essenzialità

08-13_Inaugurazione_mostra_carlo_vicentiNOCI (Bari) - Il nocese Carlo Vicenti torna ad esporre le sue opere. Dopo la sua ultima personale infatti, intitolata "Neumi", fa tappa in uno dei luoghi meglio indirizzati all'esposizione di quadri: il centro d'arte FA.RO., del noto gallerista Fauzzi Rocco. La cerimonia inaugurale, avvenuta giovedì 11 agosto, è stata presentata dal direttore della Biblioteca Comunale di Noci Giuseppe Basile e dal Consigliere Regionale e Presidente della Commissione, Prof.re Carlo De Santis (tutti in foto).

"Da più di undici anni ormai, Vicenti segue la sua passione per la pittura " esordisce Basile. "E questa volta ci ritroviamo dinanzi ad una riflessione che forse riguarda molto più da vicino quei territori, quella terra, che dovremmo sforzarci di vedere al di là delle costruzioni artificiali dell'uomo". Le tele di Vicenti riportano infatti, se pur in maniera essenziale e geometrica, a veri e propri paesaggi indefiniti, che hanno dato vita al nome della stessa raccolta "Terra Invisibile". Osservandole verrebbe da chiedersi come mai l'autore abbia deciso di utilizzare ampie campiture di colore, senza sfumature e talvolta così accesi. La risposta è data da Basile in maniera molto chiara, facendo un preciso riferimento alla presentazione dello scrittore Franco Arminio su questa stessa mostra. "Nelle tele c'è un bisogno di pulizia. Forse Vicenti ha orrore di tutto il cemento che stiamo vomitando sui paesaggi" ed è così che ha deciso di semplificare al massimo tutto quello che è rappresentato.

"Dinanzi alle tele di Vicenti è facile sentirsi a proprio agio" commenta poi il professor De Santis. "Ciò che apprezzo di più negli uomini e nelle donne è la spontaneità. Sono rimasto colpito da alcuni aspetti dell'arte di Vicenti: il desiderio di semplicità e il rifiuto della complessità dinanzi ad una civiltà dei cosiddetti consumi. La ricerca dei colori netti risponde ad un desiderio di chiarezza ed io ritengo che tutto ciò sia figlio di una sola vicenda: la vita contemporanea è ormai fatta di grigi e il messaggio che Vicenti vuole trasmettere è l'esigenza di fare chiarezza". A partire dai paesaggi infatti, il messaggio proposto dall'autore potrebbe esser ricondotto a qualsiasi ambito della nostra vita. Non abbiamo solo bisogno di fare pulizia fra i nostri paesaggi o nelle nostre città ma dovremmo fare chiarezza e pulizia anche nei modi in cui ci comportiamo e svolgiamo le nostre azioni. "Il messaggio trasmesso questa sera è molto importante" continua De Santis "e la città di Noci dovrebbe essere onorata di avere queste piccole opportunità di riflessione".

È per questo motivo che chiunque sentisse l'esigenza di riscoprire l'arte e le opere di Vicenti, può recarsi sul sito www.carlovicenti.it . E' importante che questo tipo di messaggio venga infatti diffuso non solo a Noci, ma anche altrove per fare in modo che tutti verifichino l'unica e la sola filosofia dell'autore: "l'arte appaga ma non paga". La mostra è aperta tutti i giorni dalle ore 18.30 alle 21.00 fino al 28 agosto.

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