A Oriente, esplorando “le terre del sol che si leva”

09-14_A_oriente_mostraNOCI (Bari) - Esiste un mondo dimenticato, sottovalutato ma pieno di colori e di normalità. Qualche tempo fa questo mondo non era preso in considerazione e tutto ciò che esso poteva offrirci, panorami, abitazioni, modi di vivere, non raggiungevano facilmente la nostra terra perchè inesplorati e non oggetto di mete turistiche. Stiamo parlando delle "terre del sol che si leva", ovvero di quelle terre situate ad Oriente, casa per numerose civiltà ancora ricche e piene di umanità. FOTOGALLERY

Fotografare questo mondo è assai difficoltoso: non sai se riuscirai a sfuggire all'attenzione del soggetto fotografato o se dovrai palesarti per riuscire sempre e comunque a documentare una realtà che, come tante altre, muta col tempo o anche in un secondo. É il caso di Massimo Pacifico, il giornalista professionista nato nel 1951 che dal 1884 al 2008 è riuscito ad immortalare civiltà in cui "l'umanità- sottolinea- appariva ancora importante in un mondo con pochi motori" e senz'altro assai lontana dal Progresso e dalle tentazioni in cui l'Occidente vive".

Sconfiggere il tempo per Massimo Pacifico allora non è rimasta un'illusione e la dimostrazione è stata, appunto, la mostra fotografica che oggi ha allestito a Noci presso il Chiostro delle Clarisse, intitolata "A Oriente!Istantanee levantine". Normali soggetti di tutto l'Oriente sono ritratti e i colori, oltre alla composizione, in ciascuno scatto sono a dir poco efficaci per rendere al meglio la situazione scelta. Pacifico ha viaggiato in terre come l'Egitto, la Turchia, la Giordania, il Pakistan, l'India, La Birmania, la Thailandia, la Cina, Singapore e altre ancora. Qui è stata accompagnato dalle sue affidabilissime compagne Nikon e Olympus e vi ha ritratto scene di vita quotidiana a cui noi assistiamo continuamente ma che, se vissute da un'altra civiltà, ci aiutano a capire quanto sia importante studiare l'uomo e la sua diversità.

Frequente, la figura del barbiere (foto in basso) o addirittura, il tema dell'autobus o del taxi; mezzi di trasporto che, anche se legati alle terre occidentali, sono talvolta costituiti da carri fatti a mano e, cosa molto più importante, non inquinanti. Ripresi più volte, mestieri inesistenti nei nostri continenti o comunque non frequenti, vedi l'addestramento degli elefanti o la lavorazione del cotone. Insomma, Pacifico ci ha offerto in questo modo la testimonianza diretta di un mondo che non possiamo sempre vedere in prima persona ma che è possibile interpretare anche attraverso un click. La mostra resterà aperta tutti i giorni dalle 18,00 alle 21,00 fino al 30 settembre.

09-14_barbiere

Arte

© RIPRODUZIONE RISERVATA