“NEUMI” a Subiaco, presso il Monastero Santa Scolastica

vicenti-neumiNOCI (Bari) - “Neumi”, la collezione del pittore nocese Carlo Vicenti  ispirata al Canto Gregoriano, continua il suo tour, accolta in prestigiose e autorevoli location. Le tele saranno ospitate, dal 04  al 23 ottobre, presso la “Sala San Gregorio Magno” del  Monastero Santa Scolastica di Subiaco, il primo Monastero fondato da San Benedetto, e potranno essere visitate nei seguenti orari: 9.00-12.30 e 15:30-18.30.

La collezione, che ha esordito presso l’Abbazia benedettina della Madonna della Scala di Noci a maggio 2009, è stata già esposta presso il Museo dell’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e Nazareth, il Museo dell’Abbazia San Pietro in Assisi , la Pinacoteca Civica Bruno Molajoli di Fabriano e il Museo diocesano “Francesco Gonzaga” di Mantova.

Le singolari opere riportano gli incipit di alcune antifone, riprodotti col colore oro, simbolicamente incastonati su un fondale blu. In esse si ha un elegante accostamento dell’austero canto gregoriano alla mistica spiritualità emanante dal blu «vicentiano», cosi detto perché creato e brevettato dallo stesso autore. Nei Neumi è possibile scorgere la metafora della vita monastica che, esprimendosi in un umile e diuturno canto di lode, si libra nel blu infinito.

Quei neumi, apparentemente immobili ma in realtà spalancati su un orizzonte illimitato, si trasformano così nel simbolo di una vita che, avvolta nelle spire dell’amore, canta l’intimo legame che unisce l’uomo al Creatore, la terra al cielo
Una delle tele è stata donata personalmente al papa Benedetto XVI il 1. dicembre 2010.

Il canto gregoriano è un canto liturgico, solitamente interpretato da un coro o da un solista chiamato cantore; è finalizzato a sostenere il testo liturgico in latino. Si tratta di un canto monodico: è una musica che esclude la simultaneità sonora: ogni voce che lo esegue canta all'unisono.

Deve essere cantato a cappella, cioè senza accompagnamento strumentale, poiché ogni armonizzazione, anche se discreta, altera la struttura di questa musica. Le caratteristiche del gregoriano combaciano in qualche modo con il carattere e l’essere protagonista solista di Carlo Vicenti. Forse non a caso egli è stato attratto dalla sacralità e dalla spiritualità delle note musicali, i neumi, che dagli spartiti ha trasporto sulla tela conservandone e amplificandone l’austerità e il fascino. 

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