Beppe Labianca, in mostra la sua interpretazione del 'volo'

04-30CentauroferitoNOCI (Bari) - Neometafisico, neofigurativo e neomitologico. Così è stata definita la personalità artistica di Beppe Labianca, che da sabato 29 aprile, espone nel "cubico" chiostro delle Clarisse le sue opere. Opere che variano per la loro forma e la loro concezione, per la loro installazione e per la loro dimensione. Opere che sono state presentate al pubblico nocese dal concittadino "onorario" Raffaele Nigro e che avranno modo di essere spiegate il prossimo sabato 5 maggio a partire dalle ore 20,00 in compagnia dell'artista.

Misteriosa e cupa è l'atmosfera che il fruitore vive entrando nel chiostro. Al centro di questo grande contenitore infatti, campeggia in questi giorni l'enorme "Centauro ferito da una stella" (foto in alto): una scultura tridimensionale in cui Labianca si riconosce per primo e con il quale si presenta al pubblico nocese attraverso l'invito alla mostra. Pieno di interrogativi, Labianca propone una serie di interpretazioni artistiche che a volte stupiscono grazie all'uso vivace del colore, e che a volte invece rattristano a causa dell'uso del colore scuro assai vicino alla maniera caravaggesca. Ciò che è possibile notare dalle opere di Labianca è tuttavia una ricerca ossessiva della verità, dell'infinito. Continuativo è difatti il tema del "Volo".

04-30FinestraconpalloneMolto simile alla famosissima tela di Marc Chagall "La Passeggiata" è, ad esempio, la sagoma in ferro arrugginito colorata con acrilici intitolata "Donna in volo". Qui si ritrae una coppia, la cui componente femminile tende ad innalzarsi verso il cielo quasi fosse alla ricerca dell'infinito. Ancora, una vera finestra fa da cornice ad un dipinto intitolato "Finestra con pallone in volo" (in foto). Sempre alla ricerca dell'infinito, è l'uomo che, sdraiato, guarda in alto ed è avvolto dall' incantevole via lattea che ci sovrasta. Insomma, l'uomo per Labianca è afflitto da mille interrogativi. È un uomo che sa sempre tenere i piedi per terra ma che sa rivolgere lo sguardo verso l'alto e verso se stesso. La mostra resterà aperta fino al 20 maggio ma, l'appuntamento con l'autore è fissato a sabato 5 maggio alle ore 20,00 sempre all'interno del Chiostro delle Clarisse.

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