Nigro:'L’arte di Labianca esprime la metafisica dell’assenza'

05-07-Nigro-Liuzzi-LabiancaNOCI (Bari) - Ha finalmente avuto seguito, dopo una settimana di apertura al pubblico, il vernissage della mostra antologica dell'artista pugliese Beppe Labianca, reduce da una sua ultima esposizione insieme al compaesano Pignatelli presso l'Arsenale della "Biennale di Venezia". Ad accompagnare il maestro, il suo suggestivo ed importante mentore Raffaele Nigro, nonché scrittore e giornalista pugliese, a cui Noci tempo fa conferì la cittadinanza onoraria affinché ne fosse ambasciatore in tutto il Mezzogiorno.

Ma ad introdurre i due ospiti, è stato il primo cittadino Piero Liuzzi il quale si è mostrato entusiasta di quest'ultima esposizione. "Nell'arco di una settimana, ovvero sin dall'inizio dell'apertura di questa mostra, circa mille persone hanno avuto il piacere di osservare l'arte di Labianca". Un numero che indica, a dire del Sindaco, l'ottimo riscontro nei confronti dei fruitori dell'arte. Non a caso molte erano le persone presenti in sala, fra concittadini e abitanti dei paesi vicini. Ma ancora più interessante è stato l'intervento del critico Raffaele Nigro il quale, oltre ad aver sottolineato l'efficienza del contenitore culturale del Chiostro delle Clarisse, ha altresì aggiunto: "L'arte di Labianca esprime la metafisica dell'assenza, la metafisica del dubbio. In controtendenza con i suoi primi cicli formativi, Beppe qui non propone più riflessioni legate alle piazze e alle lotte contadine, ma va ben oltre. Ora il suo sguardo è rivolto verso il deserto, l'oceano". La grandezza e la magia delle cose terrene infatti gli fanno porre una serie di interrogativi. Com'è possibile contenere dentro di noi l'infinità del cielo? Siamo solo corpo?

05-07-LabiancaEd allora a Noci24 ha così risposto: "Noi non siamo altro che la conferma di un binomio perfetto. Anima e corpo, spirito e materia. Questa è anche una delle ragioni per le quali, com'è possibile notare, qui dentro sono stati esposti non solo quadri ma anche oggetti tridimensionali. Sculture e pitture. Non siamo solo materia dunque, ma molto di più". E come avevamo giustappunto notato, gli idoli dell'arte per Labianca vengono confermati anche nelle sue opere. La tematica del volo, i riferimenti a Chagall e talvolta anche a De Chirico sono frequenti. Le opere sono molto ricche: Labianca ritiene che, attraverso un'opera, "sia possibile invadere una stanza del cielo infinito" ed è, difatti, proprio quello che propone: esistono molti modi di interagire con i propri quadri ma l'importante è per Labianca che quel quid appartenente alla nostra anima, che costantemente ci sfugge, vada ricercato.

La mostra è aperta il venerdì ed il sabato dalle ore 19.00 alle ore 21.00 e domenica e festivi dalle ore 10.00 alle 13.00 e delle 18.00 alle 21.00.

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