Lungo il percorso della mostra ''Goldoni-Strehler: l'Arlecchino''

02-10coluccicolleNOCI (Bari) - La seconda edizione della manifestazione nocese intitolata "A cavallo del carnevale" si apre all'insegna del teatro e della fotografia. È stata inaugurata infatti lo scorso venerdì 8 febbraio all'interno  del magico Chiostro delle Clarisse la mostra fotografica "Goldoni-Strehler: l'Arlecchino"; una mostra curata dall'allieva di Strehler, Agnese Colle ed inaugurata dall'Assessore Italo Colucci.

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Pugliese di recente adozione, visto il suo travolgente interesse verso i borghi antichi dei nostri territori, Agnese Colle è artefice della donazione dell’ intero patrimonio librario e archivistico di Giorgio Strehler ed è per questo che, anche in occasione del Trecentenario Goldoniano, ha consentito attraverso un percorso dettagliatamente studiato di ripercorrere la storia di uno spettacolo teatrale del grande maestro. Maschere, spartiti, fotografie, video riempiono graziosamente oggi l'intero Chiostro che la stessa professoressa ha definito "adatto" per l'occasione. "Einteressante come le nicchie circostanti" (foto a lato) ha dichiarato facendo riferimento alle caratteristiche del luogo "si prestino al percorso e al materiale in esposizione. Ogni nicchia raccoglie in se una parte del palcoscenico, l'anima di ogni spettacolo". 
 

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Il percorso d'esposizione raccoglie dunque l'intera storia dello spettacolo di Arlecchino vivo ormai da 65 anni e che mai ha trovato, così m come dichiamato da Agnese Colle, motivo di interruzione. Sessantacinque anni dunque di continuo spettacolo in ogni parte del mondo: America, Europa, nord del nostro blocco continentale. "La storia di questo nostro spettacolo è la storia del teatro italiano". A questa piccola introduzione è seguito un momento magico, musicale. Con la professoressa Agnese Colle ha viaggiato sino a Noci anche uno strumento preziosissimo appartenuto alla mamma di Giorgio Strelher e costruito da maestri dell'Ottocento: il violino. Lo strumento, affidato nelle mani del violinista nocese il professor Giuseppe Amatulli (foto a lato), ha così accompagnato il resto dell'inaugurazione della mostra e fatto rivivere quello che reca lo spirito del suo possessore.
 
La mostra resterà aperta fino al 3 marzo dal giovedì alla domenica dalle ore 18,00 alle ore 20,30 e nei giorni festivi anche dalle 11,00 alle 13,00. 
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