Io sto con la sposa fa riflettere anche Noci: un'altra Europa è possibile

11 12iostoconlasposaNOCI (Bari) - E’ una storia bella e di successo sotto tanti aspetti, di quelle che ti fanno pensare che un altro mondo è possibile, oggi e non in futuro, anche se quel mondo che vivi è in piena guerra e sei ‘uno spettatore’. Io sto con la sposa, fenomeno virale da un anno divenuto trend della rete mondiale per essere stato finanziato col metodo crowdfounding e con la produzione dal basso quindi, è giunto anche a Noci in contemporanea, lo scorso 10 novembre 2015, ad altre 23 piazze italiane.

Il film non è giunto a Noci per caso. A promuoverlo il tavolo cittadino Noci per Gaza (da sempre attenta alle vicende e i fenomeni legati al mondo della migrazione) che per l’occasione ha deciso di far proiettare le immagini della pellicola sui laboratori GLan di Via Repubblica. Un documentario a fin di bene, pensato sostanzialmente per aiutare concretamente e simbolicamente immigrati di qualsiasi nazionalità, realizzato grazie alla caparbietà di tre registi: Del Grande, Khaled Soliman Al Nassiry, il poeta siriano rifugiato a Milano e Antonio Auguliaro.

Intento dei registi insieme a milioni di uomini in rete: far fuggire migranti clandestini che volevano raggiungere dall’Italia la Svezia, assumendo anche una protezione legale visto che di fatto stavano commettendo un reato. Il ‘filmino’ delle nozze è diventato film selezionato alla Mostra del cinema di Venezia fuori concorso in Orizzonti. E così il crowfunding ha trovato la dignità di un festival blasonato e importante. Un manifesto sulla libera circolazione degli uomini, potremmo definirlo, che è un atto civile, un’azione di disobbedienza contro leggi restrittive che non eliminano i problemi ma li accentuano per andare contro a quei 20 mila morti nel mare mediterraneo dovuti a ben 20 anni di responsabilità politiche europee precise che partono proprio dalle leggi che, non permettendo agli uomini di circolare, ne fanno di fatto degli illegali in preda al traffico di uomini. Forse Del Grande&co con questo film hanno rischiato alla grande ma per loro, sicuramente, pensare di essere riusciti ad aiutare una sola persona ad uscire da un mare di sangue è stata cosa buona e giusta.

Il pubblico di Noci accorso per prendere visione dell’opera ha sicuramente contribuito ad alimentare la speranza dell’esistenza di una comunità di persone, in Europa e nel Mediterraneo, che sogna che un giorno questo mare smetta di ingoiare le vite dei suoi viaggiatori e torni ad essere un mare di pace, un mare dove tutti siano liberi di viaggiare, e dove nessuno divida più gli uomini e le donne in legali e illegali. La serata è stata condotta e presentata da Pino Marella storico attivista dei movimenti degli anni 70 ed ora impegnato nelle iniziative pro_GAZA, in difesa dei Palestinesi.

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