I consigli della settimana: Mother's day, un film di Gary Marshall

08 05 mother dayI CONSIGLI DELLA SETTIMANA – Regia di Gary Marshall e un cast di celebrità americane del calibro di Julia Roberts. Jennifer Aniston, Kate Hudson, e Jason Sudeikis, la combinazione perfetta per portare sul grande schermo tematiche attuali e vicine alla vita di ognuno di noi, come il rapporto madre/figli.


In occasione della celebrazione della Festa della Mamma, il regista Gary Marshall ha deciso di creare una commedia incentrata sul rapporto che si instaura tra una madre e un figlio. Un concatenarsi continuo di storie, tutte di carattere diverso ma che hanno come filo conduttore tale rapporto.

Quattro storie, quattro diversi nuclei familiari, quattro realtà attuali che si ritrovano a celebrare il giorno della festa della mamma in modalità differenti. Da una parte Sandy (Jennifer Aniston), una donna felicemente divorziata che si ritrova a dover gestire una famiglia allargata e un ex marito sposato con una donna molto più giovane; dall’altra Bradley (Jason Sudeikis), un padre vedovo che si ritrova a dover gestire a solo un anno dalla scomparsa della moglie l’adolescenza di due figlie che non hanno ancora superato la grave perdita; poi ancora Jesse (Kate Hudson) e Gabi, due sorelle in contrasto con i loro genitori per aver, la prima, sposato e avuto un figlio da un uomo di nazionalità indiana e la seconda, per essere omosessuale e aver quindi sposato una donna e adottato il figlio di quest’ultima; ed, infine, Miranda (Julia Roberts) una donna immersa e annullata dalla sua carriera per non far fronte alla triste realtà di aver abbandonato una figlia appena nata alla sola età di 16 anni.

Storie di carattere diverso, spinte da tematiche attuali e ben vicine alla vita di tutti i giorni. “Mother’s day” è quindi una commedia divertente, allegra e riflessiva. Il regista ha voluto da una parte rassicurare il suo pubblico ritraendo la visione di una famiglia ancora unita e legata, ma dall’altra ci porta a riflettere su una visione un po’ contrastante con quelle del passato, una famiglia del tutto anticonvenzionale e lontana da quelli che possono essere i prototipi classici. Un nuovo lavoro da parte dell’ormai ottantenne regista che sfida ancora una volta il suo pubblico, portando in scena una semplice festività annuale e riadattandola all’evoluzione che questa tematica ha ottenuto nel presente.

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