L'UCIIM inaugura il cineforum con "L'ottava nota"

cineforumlottavanotaNOCI (Bari) – Il 6 aprile è stato presentato, presso l'auditorium della scuola media Gallo, il cineforum, organizzato dall'UCIIM (Unione cattolica italiana insegnanti, dirigenti, educatori, formatori) e rivolto a tutti i tesserati e a tutti gli interessati. Il primo dei due appuntamenti ha visto la partecipazione di un pubblico molto ristretto, composto unicamente da docenti ed il film scelto per questa proiezione è stato "L'ottava nota" di Francois Girard (2014).

51289La trama
L'undicenne Stet, un orfano della piccola cittadina texana di Odessa, finisce in una prestigiosa scuola privata di canto corale per voci bianche, dopo la morte della madre sola e alcolista. Del tutto lontano dal suo ambiente naturale, Stet si ritrova a condurre un'impegnativa battaglia di volontà con il maestro del coro della scuola, il signor Carvelle, che intravedendo in lui un talento unico lo spinge a mettersi in gioco con la musica.

Le riflessioni, al termine della visione del film, sono state condotte dal dottor Montefusco che data la presenza di soli docenti ha voluto incentrare l'analisi sul ruolo svolto dai professori e dalle varie Presidi, comparsi nel film e sull' importante impronta educativa lasciata al protagonista.


Si è analizzato in primis il ruolo della prima Preside che Stet, il protagonista, incontra nel suo percorso di vita. Lei individua sin da subito le promettenti capacità canore del ragazzo ed esorta il padre biologico, in seguito alla morte della madre, ad iscriverlo nel prestigioso collage che diventerà suo luogo di crescita. Nel piccolo momento dedicato a questa figura sono emerse tra i docenti sì commenti positivi, ma anche la difficoltà di "riconoscere", da parte di quest'ultime, i talenti tra i ragazzi che ad eccezione di isolati casi, restano molto spesso oscurati, per poi concludere con un osservazione fatta dall'esperto Montefusco nel sottolineare anche la capacità della Preside, nella fiction, di avere le competenze per riconoscere il talento.

Il secondo, ma più importante personaggio su cui ci si è soffermati è stato il professor Carvelle, direttore dell'importante coro della scuola, il quale in un primo momento rifiuta l'ingresso del ragazzo perchè "grande" ed indisciplinato, ma solo in seguito decide di insegnarli e regalargli la vera chiave del successo. Importante è stata la riflessione su una frase da lui stesso pronunciata: "Noi qui insegniamo la vita"; frase che ha condotto il pubblico a riflettere sull'importanza di essere maestri di vita nella nostra realtà, cercando di essere professori dal duplice aspetto: burberi e severi per certi aspetti, ma anche e soprattutto insegnanti di valori ed etica di cui l' alunno con il passare del tempo potrà farne tesoro.

Ed infine la piccola riflessione che ha chiuso l'incontro riguardava i due antagonisti di Stet: il suo competitor Devon ed il professor Drake. E' questa la riflessione finale che ha coinvolto le docenti presenti, nella speranza di non essere mai professori di quella cattiveria: Ma in fin dei conti chi di noi non ha mai incontrato professori o compagni di classe che si sono opposti con ogni forza alla riuscita dei nostri progetti ?
Il prossimo appuntamento sarà comunicato dalla Referente per il progetto, la professoressa Vanna D'onghia, per la proiezione del film "Una volta nella vita".

 

Cinema

© RIPRODUZIONE RISERVATA