A scuola di prevenzione, la salute e i sensi

05 23 dottoresse scuolaNOCI (Bari) - Il progetto “A scuola di prevenzione, la salute e i sensi” nasce dall’idea di cinque figure professionali, che operando nell’ambito della sanità, stanno mettendo a disposizione le proprie competenze affinché il famoso slogan “Prevenire è meglio che curare” diventi realtà. Il progetto, pienamente promosso da tutti i plessi scolastici del Comune di Noci, ha avuto inizio nelle giornate 16-18 maggio e proseguirà nelle prossime giornate fino a fine mese (in foto da sx le dott.sse Laera, Calicchio, Parchitelli, De Marinis).

Inizialmente le classi interessate sono le Terze Medie dei Plessi Gallo e Pascoli i quali fungeranno da “esperimento” per poi riattivare il lavoro nel prossimo anno scolastico. Ciò permetterà di effettuare uno screening, ovvero uno studio sulla popolazione di bambini-adolescenti di un’età compresa tra i 6 e i 13 anni. Il lavoro eseguito si basa sulla prevenzione di 4 fattori indispensabili per lo sviluppo: vista, udito, sviluppo e comprensione della parola e nutrizione. Con la supervisione della Dott.ssa Tiziana Martucci, Pediatra, il progetto vede come protagoniste 4 professioniste: la Dott.ssa Marinetta Calicchio (Ortottista); la Dott.ssa Miriana Parchitelli (Audiometrista); la Dott.ssa Antonella Laera (Logopedista); la Dott.ssa Mariana De Marinis (Dietista).

L’esecuzione dei test, hanno riscontrato interesse da parte dei ragazzi che incuriositi dall’iniziativa hanno partecipato con entusiasmo e ciò ha permesso di avere fiducia nell’avvenimento del progetto.

Il programma di screening sarà completamente gratuito ed eseguito previa autorizzazione da parte dei genitori e/o tutori. Al termine di ogni visita il bambino riceverà una scheda riassuntiva degli esami eseguiti, al fine di informare i genitori sulla presenza o assenza di anomalie. L’obbiettivo dello screening sarà quello di mettere in luce eventuali deficit che senza una regolare prevenzione non sarebbero identificati. La prevenzione al giorno d’oggi rappresenta un elemento essenziale soprattutto in età plastica, cioè l’età dello sviluppo, dove le probabilità di recupero avrebbero maggiore successo. Un intervento precoce, a partire già dai primi anni di vita, rappresenta pertanto lo strumento più idoneo a sviluppare nelle nuove generazioni l'attenzione verso i fattori dai quali dipendono il benessere individuale e della collettività.

La famiglia in prima istanza e la scuola secondariamente, ma solo da un punto di vista temporale, non possono trascurare tra i loro compiti educativi questo ambito della formazione dei giovani. Per tanto il genitore ha un ruolo fondamentale per il progetto. La sua autorizzazione infatti non rappresenterà solo una semplice adesione ma garantirà il benestare del proprio figlio.

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