La scuola al cinema: l’esperienza degli alunni dell'IIS "Da Vinci - Galilei" al Bifest di Bari

04 09 bifestGIOIA DEL COLLE (Bari) - Anche quest’anno Bari ospiterà, dal 2 al 9 aprile l’edizione del Bif&st, il Bari International Film Festival, giunto ormai alla sua settima edizione. La speciale dedica a Mastroianni ricorre in occasione della sua ventennale scomparsa; all’attore, infatti, saranno dedicate proiezioni di film e documentari posseduti nell’archivio di Rai Teche e dell'Istituto Luce.

Si tratta senza dubbio di un evento di portata straordinaria non solo per l’indotto che crea ma, soprattutto, per la ricaduta positiva sul territorio pugliese come si evince dalle parole di Michele Emiliano, Presidente della regione Puglia che descrive l’evento come «una fra le più importanti manifestazioni cinematografiche italiane e non solo» che consegue risultati straordinari che «avranno, come in passato, una forte ricaduta sul territorio in termini culturali, turistici ed economici». «Ci è parso utile e doveroso – ha dichiarato il presidente - dare continuità a questo evento cinematografico pugliese divenuto in breve tempo il più prestigioso del Mezzogiorno d’Italia».

Per gli alunni dell’ITI “Galileo Galilei” di Gioia del Colle, la manifestazione si colora di un significato ancora più pregnante poiché vede la loro diretta partecipazione ai lavori del festival: l’occasione è fornita dall’adesione al progetto di alternanza scuola- lavoro, attraverso cui la scuola si apre al territorio.

Nella settimana dal 2 al 9 aprile, infatti, gli alunni della classe terza di indirizzo elettrotecnico svolgeranno un pacchetto di ore previste dal suddetto progetto, affiancando l’azienda DMB (sede di Bari) che lavora nel settore dei servizi audio e video.  E’, senza dubbio, un’esperienza di fondamentale importanza per i ragazzi, poiché consente loro di approcciarsi per la prima volta al mondo del lavoro, mettendo in pratica ciò che hanno imparato sui banchi di scuola.

La legge 107/2015 recita: “l’alternanza scuola lavoro rappresenta una metodologia didattica per attuare modalità di apprendimento flessibili ed equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica; arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro; favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali; realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche con il mondo del lavoro e la società civile, che consenta la partecipazione attiva dei soggetti ospitanti nei processi formativi; correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.

E’ questa la scuola delle competenze, la scuola cioè che consente agli alunni di imparare ad imparare secondo un processo di crescita e di arricchimento che va al di là dei libri di testo e dell’acquisizione di pure e semplici nozioni; è la scuola che offre l’occasione per mettere in campo le conoscenze assimilate e di trasformarle in competenze; è la scuola che traduce il sapere in saper fare, offrendo agli alunni la possibilità di misurarsi con il mondo del lavoro, di capire realmente in quale direzione stia andando la nostra società, di formarsi per soddisfare le richieste di un  mercato del lavoro in costante evoluzione.

Redazione di Istituto

M. D. Montemurri

 

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